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Yara. Bossetti, il giorno dell’interrogatorio: “Pronto a fare altri nomi”

Per due volte aveva opposto il rifiuto all’interrogatorio. Ma ora il presunto assassino di Yara Gambirasio, secondo indiscrezioni avrebbe deciso di cambiare strategia difensiva.
A cura di Biagio Chiariello
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UPDATE 14.25 – Il pm Letizia Ruggeri ha lasciato il carcere di via Gleno. L’interrogatorio è concluso.

UPDATE – 11.15 – E' cominciato nel carcere di Bergamo l'interrogatorio di Massimo Bossetti, arrestato due settimane fa con l'accusa di avere rapito e ucciso Yara Gambirasio. Alle 10,45 il pm Letizia Ruggeri ha fatto il suo ingresso nella casa circondariale di via Gleno accompagnata da due carabinieri del raggruppamento operativo speciale. L'interrogatorio è cominciato qualche minuto dopo.

Oggi Massimo Bossetti si troverà faccia a faccia con il pm Letizia Ruggeri. Il sospettato dell’omicidio di Yara Gambirasio riceverà la visita del pm nel carcere di via Gleno per l’interrogatorio. Un incontro chiesto a grande proprio da lui, dopo che per ben due volte si è avvalso del diritto a rimanere in silenzio davanti agli inquirenti. Cosa avrà spinto dunque il 44 enne muratore di Mapello a chiedere un confronto con il magistrato? Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, quella di ieri per Bossetti sarebbe stato una giornata molto agitata. Più volte si è rivolto agli agenti della polizia penitenziaria, ripetendo in modo quasi ossessivo di voler parlare con il sostituto procuratore, titolare delle indagini, chiedendo esplicitamente di chiamarla. Per dirle che ha “un nome da fare”, che c’è una “seconda persona di cui parlare”. Indiscrezione che sarebbe stata accolta in maniera abbastanza fredda dagli inquirenti, scettici sull’atteggiamento dell’indagato, che continua a proclamarsi innocente nonostante il dna sembri inchiodarlo. I suoi avvocati difensori, Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, comunque smentiscono: “Non è vero – hanno dichiarato – non vuole fare il nome di nessuno, più semplicemente il nostro assistito, che da qualche giorno può leggere i giornali e guardare la tv, ha letto e sentito dire cose su di lui che non corrispondono a verità, e vuole fare chiarezza con il pm su alcuni punti”.

L'interrogatorio tra Bossetti e i pm

L’incontro tra Bossetti, in carcere dal 16 giugno, e la pubblica accusa resta fissato per oggi martedì 8 luglio alle 10.30. Non è chiaro, dunque, vogli  spingersi oltre le dichiarazione di innocenza che va ripetendo proprio da quando è stato fermato oltre venti giorni fa. Certo è che la difesa ha deciso per il cambio di linea. Dopo una serie di dichiarazioni in cui Gazzetti e Salvagni sostenevano di “non voler contestare gli esiti delle analisi sul Dna, svolte dai prestigiosi consulenti della procura”, ora la posizione sembra essere diversa. “È verosimile — ha spiegato ieri Salvagni — che chiederemo un nuovo test del Dna”. Un significativo cambio di registro insomma: “La procura si sta affannando alla ricerca di nuove prove, o meglio di nuovi riscontri. Un motivo forse c’è: probabilmente l’accusa è consapevole che la compatibilità tra il profilo genetico del nostro assistito e quello di ‘Ignoto 1’ non è sufficiente per reggere un processo, per far condannare una persona. In uno stato di diritto non si può essere condannati solo con quella prova”.

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