Caso Scazzi: Cosima Serrano e Sabrina Misseri non rispondono davanti al gip
Dopo mesi di silenzio attorno alla vicenda di Avetrana, dove sono coinvolti a vario titolo i diversi componenti della famiglia Misseri, da qualche settimana i riflettori della cronaca sono di nuovo puntati sul delitto di Sarah Scazzi, cugina di Sabrina Misseri e nipote di Michele, in carcere da mesi per l'omicidio della quindicenne. In particolare, dopo l'arresto di Cosima Serrano, zia di Sarah e madre di Sabrina, il quadro dell'omicidio è sembrato essere completamente stravolto. Non più il garage come luogo dell'atto efferato, bensì casa Misseri. Nell'ordinanza di custodia cautelare notificata a Cosima Serrano il gip scrive che la donna avrebbe avuto un "nitido e deciso concorso morale nel delitto". Secondo gli inquirenti, infatti, l'omicidio sarebbe avvenuto in casa per mano di Sabrina che avrebbe strangolato la cugina con una cintura mentre la madre non avrebbe fatto nulla per ostacolarla.
A delitto avvenuto, le due donne, aiutate da Michele Misseri, trasferirono il cadavere nel bagagliaio della Seat Marbella dell'uomo, cui intanto era stato affidato il compito di sbarazzarsi del cadavere di Sarah. Il giorno dopo, le due donne si sarebbero recate in Contrada Mosca per verificare che Michele avesse effettivamente portato a termine il suo lavoro. Alla luce di questa nuova tesi, c'era molta attesa per l'interrogatorio del gip alle due donne previsto per oggi.
Attesa tradita, perché madre e figlia hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al gip di Taranto, Martino Rosati. In particolare i legali che assistono Cosima hanno fatto presente che faranno ricorso al Tribunale del Riesame per ciò che concerne l'ordinanza di custodia cautelare. Stessa decisione per i legali di Sabrina Misseri, Marseglia e Coppi. Nonostante la fiducia della difesa per l'ultima ordinanza notificatale in carcere, la ragazza pare essere disperata da quando la madre è in carcere.
Intervistata da alcuni giornalisti, la sorella di Sabrina, Valentina, l'unica componente della famiglia Misseri non indagata per l'omicidio di Sarah, ha confermato l'innocenza della madre e della sorella.