Caso Rosboch, Riesame conferma il carcere per la madre di Defilippi

Resterà in carcere Caterina Abbatista, madre di Gabriele Defilippi, il giovane accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere per il delitto della professoressa Gloria Rosboch. A prendere questa decisione è stato il tribunale del Riesame di Torino. La donna è accusata di concorso in omicidio. Ancora una volta, ieri davanti ai giudici aveva negato ogni coinvolgimento nell'uccisione della professoressa. Di questo non è convinto, come riporta La Stampa, il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, che ha analizzato ogni passaggio dei verbali dell'interrogatorio di Sofia, l'ex fidanzata di Defilippo. "Racconta, Sofia, che Caterina avallava l’idea originaria di Roby, lo chiama così, di far sparire Gloria", ha spiegato il procuratore.

Nell'udienza del tribunale del riesame di ieri, la madre di Defilippi ha negato ancora una volta di essere uscita dall'ospedale di Ivrea, dove lavorava come operatrice socio-sanitaria, il pomeriggio del 13 gennaio, quando cioè Gloria Rosboch è scomparsa. "Continua a chiedere tutti i giorni notizie di suo figlio piccolo. In questa sede non abbiamo presentato indagini difensive sulla cella telefonica, abbiamo solo ribadito che era in ospedale e non c'entra con l'omicidio di Gloria Rosboch" hanno detto i suoi legali Matteo Grognardi ed Erika Gilardino. Tuttavia, contro la sua testimonianza c'è la dichiarazione resa proprio dal fratellino di Gabriele: "La mamma mi diceva che qualche volta usciva con le amiche dall'ospedale durante l'orario di servizio".

Secondo Ferrando, "la truffa a Gloria si inserisce in una successione di comportamenti anomali. Caterina ha un ruolo importante: parla con lei e con sua madre, si raccomanda che non vengano messi in mezzo gli avvocati". Fino ad arrivare alla lettera inviata dai legali della Rosboch. Da quel momento in poi, non ci sarà più nulla da trattare: Gloria diventerà un peso da eliminare.