Caso Rosboch, “Gabriele Defilippi disturbato. Da 5 anni era in cura psichiatrica”
Era già in cura psichiatrica già all’età di 16 anni Gabriele Defilippi, il giovane arrestato per la morte della Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte ritrovata cadavere nei giorni scorsi una cisterna abbandonata del Canavese. In Paese, c’è poi chi assicura che il 22enne girava spesso per strada vestito con abiti da donna, come si vede in alcune delle fotografie delle sue molte trasformazioni estetiche diffuse dalla stampa in questi giorni. I nuovi particolari del caso di cronaca che sta occupando le pagine dei giornali italiani in questi giorni sono riferiti da il Corriere della Sera e La Stampa.
I segni di disturbo di Gabriele risalgono al 2011
In particolare, c’è un episodio risalente al 22 luglio del 2011 che dimostrerebbe come già da tempo la personalità di Gabriele Defilippi fosse disturbata. La madre di Gabriele, Caterina Abbatista, anche lei finita in carcere per concorso in omicidio, era andata a riprendere il figlio minore, avuto da una relazione precedente con un carrozziere, in officina dal padre. Con lei c’è anche Gabriele, all’epoca 17enne. Nel cortile, però, scoppia un litigio. La donna non gradisce che il piccolo giochi nel cortile con il cane di famiglia. La Abbatista viene insultata, anche Defilippi subisce ingiurie. “Se ti incontriamo per strada da solo ti sistemiamo, ti facciamo la mantella” gli sarebbe stato detto, secondo la versione della famiglia. Secondo l’ex compagno della Abbatista, Sergio M., “Gabriele urlava come un matto, altro che terrorizzato, ci diceva: bastardi, ve la faremo pagare, via ammazziamo tutti”. Il caso finisce in tribunale. In una udienza del processo, il legale della mamma del giovane scriveva: “Gabriele è in cura al servizio di psicologia di Castellamonte e dal Ciss di Rivarolo”. E aggiunge: “Fatica a dormire di notte, ad uscire da solo, per calmarsi è costretto ad assumere farmaci omeopatici tranquillanti”.
Caso Rosboch, le ammissioni del 22enne
Ora il legale di Defilippi ha chiesto che il suo assistito a perizia psichiatrica. Il 22enne, che dal carcere avrebbe manifestato propositi suicidi, sarà esaminato dal dottor Enzo Villari, primario di psichiatria dell’ospedale delle Molinette di Torino. Secondo il suo avvocato, Defilippi ha “fortissimi disturbi della personalità, già riscontrati nel periodo dell’adolescenza e mai curati. Ha sintomi precisi di una sofferenza psichica già ben connotata”. Mangia poco, è molto dimagrito, come ha raccontato il legale, Pierfranco Bartolino: “È dimagrito in modo evidente, alterna momenti di cupa depressione a crisi di aggressività. Ha saputo che nella cassetta di sicurezza del suo complice Roberto Obert (in carcere con le stesse imputazioni, ndr) c’erano pochi soldi. S’è innervosito: ‘Continuate a cercarli, da qualche parte li ha nascosti’, ha detto”. Nei giorni scorsi, il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ha dichiarato di essere rimasto colpito dalla “disumanità” di Gabriele nel raccontare i dettagli di un omicidio. Il ragazzo ha ammesso l'omicidio, aggiungendo pure che la Rosboch era ancora viva quando è stata gettata nel pozzo.