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Caso Roberto Straccia, il giovane ucciso per uno scambio di persona?

Roberto Straccia aveva 24 anni quando scomparve nel 2011 da Pescara. Fu ritrovato senza vita circa un mese dopo sugli scogli del lungomare di Bari. Ora sarebbe emersa una testimonianza che potrebbe far riaprire il caso.
A cura di Susanna Picone
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Roberto Straccia, giovane originario di Moresco (Fermo), aveva 24 anni quando il 14 dicembre del 2011 scomparve da Pescara, dove studiava all’università. Come spesso faceva quel pomeriggio era uscito per andare a fare footing sul lungomare ma da allora nessuno ha più avuto sue notizie. Dopo settimane di appelli e ricerche il corpo senza vita del giovane fu ritrovato il 7 gennaio del 2012 sul litorale barese, a centinaia di chilometri di distanza dal luogo della scomparsa. Dopo l'ipotesi di suicidio, il caso fu archiviato nel 2013 come morte accidentale dalla Procure di Pescara e Bari. Nel 2015 è stata chiesta la riapertura del caso. E ora sul caso di Roberto Straccia sarebbe spuntata una nuova testimonianza. È stato il padre del giovane di Moresco a rivelare in alcune interviste che secondo la testimonianza della compagna di un pentito suo figlio sarebbe stato ucciso per errore. “Grazie al lavoro svolto dal nostro assistente legale Marilena Mecchi, è emersa la testimonianza della compagna di un pentito che svela che Roberto è stato ucciso per errore, in seguito a uno scambio di persona”, ha speigato Mario Straccia a QN. Nuovi elementi starebbero venendo fuori dalle indagini private.

I familiari di Roberto Straccia non hanno mai creduto all’ipotesi del suicidio – I familiari dello studente di Fermo non hanno mai creduto all’ipotesi del suicidio: “Un corpo, che avrebbe fatto 300 chilometri nelle acque del mare, come faceva ad avere vestiti integri, una bustina di zucchero nella tasca e un iPod ancora attaccato sulla manica?”, sono le domande che si pone suo padre. L’uomo, intervenuto anche nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto?”, ha detto di essere in attesa dell'udienza, il 3 novembre a Pescara, per la discussione dell'opposizione alla terza archiviazione del caso. “Siamo determinati ad andare avanti – ha confessato Straccia – La verità arriverà, anche se tardi, arriverà”.

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