Caso Regeni, Egitto: “Nostra priorità è scoprire gli assassini”
Il governo del Cairo ha convocato una conferenza stampa congiunta del premier Sherif Ismail e del titolare dell'Interno, Magdi Abdel Ghaffar, per parlare delle indagini relative alla morte del ricercatore italiano Giulio Regeni. “La ricerca dei criminali e dei responsabili dell'uccisione di Giulio Regeni è in cima alle nostre priorità, ai nostri sforzi e trattiamo questo argomento con estrema importanza, considerati anche i nostri rapporti con l'Italia e il governo italiano”, ha detto il ministro dell’Interno egiziano precisando di non lasciare alcun crimine senza trovarne gli autori, che sia di natura criminale o terroristica. Riguardo agli investigatori italiani giunti in Egitto per fare luce sull'omicidio di Regeni, il ministro ha assicurato che le autorità egiziane “li informano di tutti gli sforzi in atto per arrestare i responsabili”. “C'è una forte intesa con loro” perché mettano al corrente della situazione il governo italiano, ha detto Ghaffar. “Vogliamo la verità, paghino i responsabili”, aveva detto da parte sua il presidente del Consiglio italiano Renzi.
Annunciate pene più severe per maltrattamenti da parte polizia – Nella conferenza stampa Ghaffar ha chiesto perdono ai cittadini per i recenti episodi di violenza di cui si sono rese protagoniste le forze di sicurezza e il premier ha annunciato nuove misure legislative che saranno decise per regolamentare i rapporti tra la polizia e i cittadini. Tre giorni fa il presidente egiziano, Abdel Fattah El Sisi, ha chiesto di presentare entro 15 giorni al parlamento nuove norme con pene più severe da applicare a poliziotti che si rendano responsabili di maltrattamenti contro i cittadini. Il ministro Ghaffar ha inoltre detto in conferenza stampa, che è stata trasmessa in diretta dalla tv di stato egiziana, che “il 90 per cento dei sottufficiali è composto da persone oneste”.