Caso Moro: Procuratore capo di Roma chiederà gli atti

Dopo le incredibili rivelazioni dell'ex ispettore di polizia Enrico Rossi, oggi in pensione, ora sul caso del rapimento di Aldo Moro interviene la Procura di Roma per fare chiarezza. Il procuratore generale di Roma Luigi Ciampoli, infatti, ha dichiarato che richiederà immediatamente gli atti dell'indagine alla Procura di Roma "per le opportune valutazioni" del caso. Oggi stesso l'ex poliziotto verrà ascoltato dai pm romani che gli chiederanno di confermare i risultati della sua indagine in base alla quale in via Fani durante il rapimento di Moro c'erano due esponenti dei servizi che aiutarono a coprire le Brigate Rosse. "Nel mio ruolo di procuratore generale di Roma, informo che chiederò gli atti relativi alla vicenda di cui si parla per l'esercizio di tutti i poteri attribuitimi dall'ordinamento" ha dichiarato il magistrato assicurando di voler fare piena luce su tutta la vicenda.
Le indagini – Intanto dopo le rivelazioni di Rossi, si muovono anche il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il sostituto Luca Palamara, titolari dell'ultima inchiesta sul caso Moro aperta lo scorso anno. I Pm riesamineranno il caso ascoltando proprio l'ex ispettore di polizia. A quanto si apprende sembra che i magistrati sapessero benissimo della lettera recapitata alla Procura di Torino perché, dopo una serie di accertamenti, fu girata proprio ai colleghi romani per competenza territoriale. Ad ogni modo secondo i documenti le indagini svolte nel capoluogo piemontese non avrebbero portato a particolari risultati. In particolare i pm identificarono la persona indicata come il conducente della moto, ma questa non risultò essere un uomo dei servizi.