Caso Isabella Noventa, Manuela Cacco racconta la sua verità: “Non ho visto il corpo”
È stata nuovamente ascoltata oggi in carcere Manuela Cacco, la tabaccaia arrestata per concorso nell’omicidio di Isabella Noventa, la segretaria 55enne scomparsa da Albignasego il 15 gennaio scorso. La donna, attualmente detenuta a Verona, è stata sentita per diverse ore dal sostituto procuratore Giorgio Falcone e dal vice questore Giorgio Di Munno. Da quanto si apprende, durante l’interrogatorio gli inquirenti hanno approfondito quanto accaduto la sera del 15 gennaio, quando Isabella Noventa è scomparsa nel nulla. “Non c'è stata alcuna confessione – ha detto dopo l’interrogatorio il suo avvocato, Alessandro Menegazzo -. Ha solo ribadito di non aver mai visto il corpo di Isabella Noventa e ancor meno di sapere che fine abbia fatto”. “Manuela Cacco – ha dichiarato ancora il legale – ha risposto alle domande del Pm e ha fatto alcune precisazioni sulle sue dichiarazioni già rese nelle scorse settimane”.
Cancellati gli interrogatori di Freddy e Debora Sorgato
La tabaccaia avrebbe in sostanza ribadito di aver dato solo la sua disponibilità a Freddy Sorgato, arrestato insieme alla sorella Debora con l’accusa di aver ucciso Isabella, per prestarsi alla messinscena di passeggiare per il centro di Padova con addosso un giubbotto bianco della vittima. Oltre all’interrogatorio di Manuela Cacco oggi erano previsti anche quelli degli altri due indagati, Freddy e Debora Sorgato (il primo si trova al Due Palazzi di Padova e la seconda a Verona). Entrambi gli interrogati, però, sono stati annullati nel corso della giornata dal sostituto procuratore.
Le ultime notizie sulla scomparsa di Isabella Noventa
Freddy Sorgato, la sorella Debora e Manuela Cacco sono i tre indagati per l’omicidio di Isabella Noventa. L’uomo, ex compagno della Noventa e attualmente impegnato con la tabaccaia, dopo l’arresto ha ammesso le sue responsabilità parlando di un tragico incidente durante il quale Isabella avrebbe perso la vita. Sorgato ha poi detto di aver gettato il corpo nel fiume Brenta – durante le ricerche un sommozzatore ha tragicamente perso la vita – ma il cadavere non è stato trovato. Secondo gli investigatori – che non sembrano credere alla versione di Sorgato – Isabella Noventa potrebbe essere stata uccisa nella cucina dell'abitazione dell'uomo, che poi avrebbe caricato il corpo sull’auto della sorella Debora. Isabella, secondo l’avvocato della sua famiglia, potrebbe essere stata gettata in una cisterna.