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Caso Fincantieri-Stx, Italia contro decisione della Francia: “Nazionalismo inaccettabile”

Il presidente Macron ha chiesto di compartecipare i cantieri di Saint-Nazaire al 50% dopo che il precedente accordo con la la partecipata statale italiana prevedeva l’acquisto del 66,6% della società del gruppo coreano Stx Offshore & Shipbuilding. Il ministro Le Maire: “I nostri amici italiani benvenuti, ma questa azienda è strategica”. Ed ora è scontro.
A cura di Biagio Chiariello
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“I nostri amici italiani sono benvenuti per investire in Francia. Ma questo gruppo è strategico”. Il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire ha cercato di rendere meno gravosa per l’Italia la decisione del governo di nazionalizzare i cantieri navali Stx. Una decisione arrivata a poche ore dalla scadenza per lo Stato francese (sabato) per esercitare il diritto di prelazione sull'azienda, la cui maggioranza era stata aggiudicata all'asta a Fincantieri e della quale Parigi detiene un terzo del capitale. “Il nostro obiettivo è difendere gli interessi strategici della Francia”, ha spiegato Le Maire, che martedì prossimo sarà a Roma per discutere con i ministri Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda. “La decisione è temporanea“, ha aggiunto, e punta a guadagnare tempo per “negoziare nelle migliori condizioni possibili la partecipazione di Fincantieri ai cantieri navali di Saint-Nazaire per costruire un progetto europeo solido e ambizioso”. Stando a queste parole, l’intenzione pare quella di trovare un accordo più favorevole e “costruire un bel progetto industriale europeo” con l’Italia.

"Nazionalismo protezionismo non sono basi accettabili su cui regolare i rapporti tra due grandi Paesi Ue". Questa la replica del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e quello dello Sviluppo, Carlo Calenda. "Riteniamo grave e incomprensibile la decisione del Governo francese di non dare seguito ad accordi già conclusi. Accordi che garantivano la tutela dei livelli occupazionali in Francia e del know-how francese attraverso una governance equilibrata e in una prospettiva autenticamente europea", hanno scritto in una nota congiunta. "Riteniamo che a fronte degli impegni già assunti da Fincantieri a tutela degli interessi francesi non sussista alcun motivo perché la società italiana, leader del settore, non possa detenere la maggioranza di STX, società fino ad oggi sotto controllo di un gruppo coreano per i due terzi del capitale sociale. Riceveremo il ministro Le Maire martedì prossimo a Roma e ascolteremo la proposta del Governo francese partendo da questo punto saldo. Per realizzare progetti condivisi servono fiducia e rispetto reciproco".

Scontro aperto Italia-Francia su STX

Il 66,6% del capitale di Saint-Nazaire (80 milioni) erano stati rilevati all'asta da Fincantieri, la partecipata statale italiana, unica a fare un'offerta al gruppo coreano Stx Offshore & Shipbuilding, finito in amministrazione controllata. La quota di minoranza è dello Stato francese. All’epoca c’era anche Francois Hollande alla presidenza, che aveva dato il via libera all’operazione. Già ad aprile le percentuali dell’accordo erano cambiata: l’intesa sottoscritta dai vertici dei due gruppi prevedeva che a Fincantieri andasse il 48% mentre il 7% sarebbe stato comprato da Fondazione CR Trieste e il 7 sarebbe andato alla francese Dcns. 33% la quota allo Stato francese. Dopo l'elezione, però, il neo-presidente Macron ha deciso di non considerare i vecchi accordi: il dossier è stato riaperto e nei giorni scorsi il governo francese ha chiesto di compartecipare i cantieri al 50%, estendendo piuttosto la partnership al campo militare.

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