Caso Diciotti, Alessandro Di Battista: “Salvini rinunci all’immunità”
"Salvini rinunci all'immunità e si vede, fermo restando che quell'azione sulla Diciotti è stata di tutto il governo", a dirlo è l'esponente pentastellato Alessandro Di Battista a ‘Domenica Live' su Canale 5, rispondendo alla domanda sull'orientamento del voto del M5S in Senato sull'autorizzazione a procedere nei confronti del vicepremier Matteo Salvini per il caso Diciotti. "Io credo che un sacco di persone che vogliono contrastare politicamente Salvini gli stiano facendo un favore", ha detto.
Per i 47 migranti della nave Sea Watch3, che attendono ancora l'autorizzazione allo sbarco al porto di Siracusa, la posizione di DI Battista è la stessa già anticipata da Luigi Di Maio: "Per me dovrebbero sbarcare, tanto prima o poi sbarcheranno. Poi dovrebbero essere accuditi, e fatti partire con un aereo di linea verso Amsterdam. Fino a che non ci sarà un incidente diplomatico l'Ue, che se ne frega dell'Italia, non si assumerà le proprie responsabilità". Intanto le condizioni delle persone a bordo della nave dell'ong tedesca battente bandiera olandese, stanno peggiorando, dopo 10 giorni in balia delle onde e tre giorni in attesa davanti alle coste siciliane.
"A Salvini dico che serve coraggio, e Di Maio ci sta alla grande, a creare un incidente diplomatico perché l'Europa se ne frega alla grande dell'Italia. Poi dico anche che si parla ormai troppo di immigrazione. Se io fossi un cittadino di Amatrice che soffre mi arrabbierei: che fine hanno fatto i terremotati? Il Paese è una bomba che può esplodere", ha sottolineato. "Quando Salvini dice ‘prima gli italiani' io ci posso stare, ma bisogna capire chi? I parlamentari a cui vogliamo tagliare gli stipendi o le famiglie che non riescono a mettere i figli negli asili nido? Su questo punto deve tirare fuori le palle, andando a prendere di petto questi potenti. Se lo fa io lo sostengo, mi metto pure la felpa", ha detto l'ex parlamentare grillino.
Poi ha ribadito che non intende avere incarichi di governo: "Io dico che il M5S non deve guardare i sondaggi, i sondaggi spesso sbagliano, lo abbiamo visto con Trump – ha detto – Non entro ora nel governo e non mi candido. Se in futuro farò il ministro? Questo non lo so". Poi ha raccontato un aneddoto: "L'altra sera sono andato a cena con Di Maio e Roberto Fico e pensavo, guarda questi due miei amici ora che sono diventati, uno vicepremier e l'altro presidente della Camera…".
Poi Di Battista ha parlato della crisi in Venezuela, criticando la posizione degli altri Paesi europei: "Non tifo per Maduro, ma occhio che ci stanno cittadini che protestano e altri che lo sostengono. L'Ue deve supportare il tentativo di mediazione di Messico e Uruguay. Se dai un ultimatum si creerà la stessa situazione che si è creata in Libia. L'Ue deve scongiurare la possibilità di un intervento armato".