Caso Claps: oggi i funerali di Elisa a Potenza, 18 anni dopo la scomparsa
Sono circa 3500 le persone che oggi hanno preso parte ai funerali di Elisa Claps, la ragazza potentina scomparsa nel settembre del 93 dopo una visita in chiesa. Il corpo di Elisa, lo ricordiamo, fu ritrovato nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, dov'era stata vista per l'ultima volta prima che incontrasse la morte. Per la scomparsa e l'omicidio di Elisa, si ricorderà, l'unico indagato è Danilo Restivo, pochi giorni fa condannato all'ergastolo per il delitto di Heater Barnett, morta in circostanze simili a quelle di Elisa.
A Potenza, nonostante siano passati ben 18 anni dalla scomparsa della giovane studentessa, c'è grande raccoglimento attorno alla famiglia e in occasione dell'ultimo saluto ad Elisa il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. All'arrivo in piazza Don Bosco erano in molti ad aspettare il feretro di Elisa: una viva commozione ha caratterizzato l'intera cerimonia mentre sui balconi circostanti sventolavano tanti lenzuoli bianchi e bandiere listate a lutto.
Le esequie sono state celebrate da don Luigi Ciotti, responsabile nazionale di Libera e da Don Marcello Cozzi, da sempre vicino alla famiglia Claps, che ha dedicato alla giovane un'omelia toccante di cui vi riportiamo qualche stralcio:
Signore, come e' stato possibile coprire, deviare, distogliere lo sguardo da una vita profanata in quel modo terribile? E come e' stato possibile che tutto ciò avvenisse in una chiesa, Signore la tua chiesa? Vorremmo dirti, Signore, di uno Stato che con le sue istituzioni e' stato a volte assente, e quando c'e' stato e' stato indegnamente rappresentato. […] Caino, fratello nostro che hai barbaramente spezzato la vita di Elisa, togli il macigno dinanzi a quel sepolcro di menzogne e falsita' nel quale ti sei condannato a vivere per sempre; non c'è altra via che possa restituirti dignita' e che ti consegni al perdono di Dio. Togliete la pietra voi, uomini e donne senza nome, ma dai nomi innumerevoli, che avete coperto e nascosto il fuggiasco Caino: fatevi svegliare dal ruggito del rimorso. Le uniche parole che abbiamo per voi sono quelle di Giovanni Paolo II: convertitevi. Per amore di Dio, convertitevi. Un giorno verra' il giudizio di Dio e dovrete rendere conto delle vostre malefatte.
Un'omelia intensa e assetata di giustizia, la giustizia di cui Elisa è stata privata. Spesso negli anni delle ricerche si sarebbe voluto esplorare a fondo la chiesa ma gli impedimenti, costituiti in gran parte da permessi negati, furono tanti e tali da rendere possibile il ritrovamento soltanto 17 anni dopo la sua scomparsa. Al termine della cerimonia, Don Marcello ha salutato affettuosamente la madre di Elisa, Filomena e i fratelli della giovane scomparsa Luciano e Gildo, più volte presenti ai processi sul caso. Il sacerdote, infine, ha donato un fiore bianco alla donna, da portare a papà Antonio, il padre di Elisa che non ha mai avuto un ruolo pubblico nella questione e che non ha potuto presenziare ai funerali della figlia per le sue avverse condizioni di salute.
Intervistato dai cronisti, il sacerdote è tornato sulla questione delle responsabilità e ha tuonato: "Depistaggi e omissioni hanno accompagnato 18 anni di questa storia. Varie caste in questa vicenda hanno badato soprattutto a salvare la propria immagine e non a pensare alla vita di una ragazza di 16 anni. La verità va gridata a voce alta sui tetti. A volte invece resta sotto i tetti. Mi amareggia che delle ombre siano calate su ambienti ecclesiastici ma non bisogna fare sconti a nessuno. Bisogna capire chi sono quei colletti bianchi che per 18 anni hanno coperto la verità."