Caso Ablyazov, il governo kazako: “Espulsione decisa dalle autorità italiane”
In un comunicato stampa inviato all'agenzia Adnkronos ieri sera, il ministero degli esteri del Kazakistan addebita la decisione sull'espulsione di Alma Shalabayeva alle autorità italiane, respingendo ogni responsabilità del governo kazako: "È sorprendente – spiega il comunicato – il fatto che le circostanze di questo episodio che ha coinvolto Alma Shalabayeva nella Repubblica italiana siano state raccontate in modo distorto". Il ministro kazako ha confermato di voler trattenere ancora madre e figlia nel paese, pur non escludendo l'eventualità di un rientro in Italia, purché la richiesta arrivi dalla diretta interessata, dietro cauzione, e sempre che Roma offra le dovute garanzie: "Per questo motivo -prosegue la nota- Alma Shalabyeva dovrebbe rivolgersi agli organi competenti della Repubblica del Kazakhstan con la richiesta della libertà negli spostamenti, compreso l'estero, con la cauzione".
La nota del governo kazako si inserisce in pieno nel dibattito politico nostrano, con le pesanti polemiche che hanno coinvolto la Farnesina, che si è vista costretta a smentire le voci di dimissioni della Bonino. Sulla vicenda, secondo il nostro ministro degli esteri, rimangono numerosi punti oscuri: "Per quello che seguo in solitario e con grande attività dal primo giugno – spiega Emma Bonino – di fronte a istituzioni del Paese che continuavano a ripetere che tutto era regolare, la mia preoccupazione è stata difendere questa signora. Intanto, ieri, l'altra figlia di Alma Shalabayeva, Madina, ha affidato una dichiarazione all'agenzia D'Antoni&partners: "Desidero ringraziare il ministero degli Affari Esteri italiano per gli sforzi che ha fatto – ha detto – e che continua a fare, nell'interesse di mia madre e mia sorella e sono anche consapevole dell'impegno personale del ministro Bonino che sta facendo il possibile per trovare una soluzione diplomatica per il rientro di mia madre e di mia sorella".