Caserta: resta in carcere Caliendo, l’aggressore di Rosaria Aprea
Antonio Caliendo, l’imprenditore 27enne del Casertano arrestato lo scorso 13 maggio per l’aggressione che ha mandato in ospedale la sua compagna Rosaria Aprea, resta in carcere. Il Tribunale del Riesame distrettuale gli ha negato, infatti, gli arresti domiciliari. Il collegio non ha ritenuto opportuno concedere all’uomo – che è stato già perdonato dalla giovane Rosaria – questa misura cautelare. Fra qualche settimana si conoscerà la motivazione del rigetto all’istanza degli avvocati dell’uomo. Dunque, almeno per il momento, Caliendo resta rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Le accuse nei suoi confronti sono di maltrattamento e lesioni gravissime.
Rosaria aveva auspicato la scarcerazione di Caliendo – Intanto, davanti ai giudici del Riesame, Caliendo si è difeso utilizzando le stesse parole pronunciate al gip nel giorno della convalida del suo arresto e la versione della sua compagna coinciderebbe in gran parte con la sua. La decisione di Rosaria Aprea di perdonare il suo aggressore ha anche spinto il suo avvocato a rinunciare al suo incarico: il legale ha fatto sapere che le scelte della giovane collidono sia con la sua etica professionale che con le strategie difensiva assunte. “Non voglio assistere all’anteprima di un omicidio”, ha commentato duramente l’avvocato.