Casaleggio: “Il M5S non ha un leader. Io e Grillo più lontani dal Movimento? No”
Nelle ultime settimane si era ritornati a parlare con una certa frequenza della questione della leadership in casa 5 Stelle. Molti retroscenisti ed analisti politici avevano avanzato l’ipotesi che nel giro di poco tempo sarebbe arrivata l’investitura ufficiale di Luigi Di Maio come leader del Movimento 5 Stelle, aggiungendo che tale passaggio sarebbe stato accompagnato da un deciso passo indietro di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, oltre che da modifiche strutturali al meccanismo delle candidature.
Tali ricostruzioni erano in parte già state smentite da autorevoli esponenti del M5S (Roberto Fico, ad esempio), oltre che da una nota ufficiale pubblicata sul blog di Grillo in cui si chiariva come non fossero in programma modifiche allo Statuto e al metodo per la scelta delle candidature. Ora a parlare è direttamente Gianroberto Casaleggio, con una lunga intervista rilasciata a Gianni Barbacetto sul Fatto (nella quale affronta anche il tema della democrazia diretta e fa un primo, provvisorio, bilancio del nuovo sistema operativo).
Sulla questione delle candidature ripete:
No, c'è stato un fraintendimento su alcune parole di Grillo a Brescia che sono state estrapolate da un discorso riferito ai Meetup durante un incontro conviviale del M5S.Le candidature saranno scelte come in passato attraverso la Rete, rimarranno il vincolo dei due mandati, il taglio degli stipendi degli eletti e il rifiuto del finanziamento pubblico.
Su Di Maio, non entra nello specifico, ma ribadisce che “nel MoVimento 5 Stelle non ci sono leader, è un movimento "leaderless", come a suo tempo si dichiarò Occupy Wall Street”, dunque “il leader del M5S è il M5S stesso”. E, infine, quanto ad un imminente e netto disimpegno dalla guida del M5S di lui e Grillo, ribadisce con nettezza: “Dalla frequenza con cui questa domanda viene riproposta sui media direi che molti ci sperano. La risposta comunque è no”.
