Carnevale di Viareggio, blitz anti evasione in città: il 52% dei negozianti non emette scontrini
Le Fiamme Gialle al Carnevale di Viareggio. Grazie all’operazione “Dietro la maschera”, la Guardia di Finanza di Lucca ha portato alla luce le irregolarità fiscali in uno dei periodi più floridi per la città, quello del Carnevale, appunto. Dieci negozianti su 19 non hanno emesso scontrini. Su 76 interventi in totale, sono state riscontrate 25 violazioni, e sono stati denunciati diversi proprietari di beni particolarmente costosi che non avevano mai dichiarato il proprio reddito al fisco. I controlli erano partiti in occasione della prima sfilata del Carnevale, a partire dalla prima domenica di febbraio, ed erano stati preceduti dal sequestro di una società di Viareggio che emetteva fatture false utilizzate da quattro aziende operanti proprio nella creazione di maschere sculture di carnevale. L’operazione della GdF sul Carnevale di Viareggio e su tutto il suo indotto ha portato anche a dodici denunce per detenzione di sostanze stupefacenti, 11 per detenzione di cocaina e 1 per possesso di hashish. Sequestrati 450 prodotti non conformi agli standard, tra cui 50 occhiali da vista, 290 maschere e 50 giocattoli.
I controlli antievasione a Viareggio informano che il 52% dei negozianti non ha rilasciato nessuno scontrino, nei giorni del Carnevale. Dall’inizio della tradizionale festa, le violazioni riscontrate sono state del 33%, in aumento, rispetto alla percentuale media annuale, che si assesta, solitamente, al 16%. Negli ultimi mesi, le Fiamme Gialle continuano ad eseguire controlli e blitz in tutta Italia, da Cortina a Sanremo, da Milano a Napoli. Come in tutti gli altri casi, anche a Viareggio, oltre alle fatture non emesse, i finanzieri hanno scoperto “nullatenenti” di lusso: persone completamente sconosciute al fisco, ma in possesso di una coupé sportiva da 53mila euro, di un Suv da 51mila euro e di una supercar da 300mila. Sempre sul fronte delle auto di lusso, su dodici vetture dal valore medio di 86mila euro, i redditi medi dichiarati dai proprietari non superavano i 17mila euro. Il blitz al Carnevale di Viareggio era stato anticipato da un caso clamoroso registrato a Firenze: un’azienda di commercializzazione di brand della moda, la ‘Abc’ di Scandicci, non avrebbe dichiarato al fisco redditi per oltre 686 milioni di euro. L’ingente quantità di denaro guadagnata era stata trasferita nei paradisi fiscali di Hong Kong e nelle Isole Vergini Britanniche.