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Carceri, M5S risponde ancora a Napolitano: “Indegno, si dimetta”

È duro lo scontro nato in seguito alle parole del Capo dello Stato sull’indulto e l’amnistia. Dopo le polemiche iniziali diversi parlamentari del M5S hanno nuovamente replicato alle dichiarazioni di Napolitano da Cracovia.
A cura di Susanna Picone
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Scontro tra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Movimento 5 Stelle, dopo il messaggio alle Camere sull’emergenza carceri. Secondo i grillini Napolitano, con le sue parole, intende salvare ancora una volta Silvio Berlusconi. Parole che non sono piaciute allo stesso Napolitano che da Cracovia ha risposto che quelli come i grillini che lo accusano di volere un’amnistia pro-Berlusconi sono persone “che hanno un pensiero fisso e se ne fregano dei problemi della gente e del Paese”. Parole giunte da Cracovia che hanno portato i parlamentari del M5S a replicare ancora e a chiedere di fatto le dimissioni del Capo dello Stato.  Il deputato Manlio Di Stefano scrive su Facebook: “Napolitano nella sua imparzialità dichiara ‘I Cinque Stelle se ne fregano dei problemi della gente’. Lo stesso Napolitano che da 8 anni spalleggia il condannato di Arcore. Lo stesso Napolitano che non ha proferito verbo mentre i governi Monti e Letta condannavano il paese alla catastrofe economica e sociale. Lo stesso Napolitano che si è schierato apertamente verso l’acquisto degli F35 quando ogni giorno si impiccano imprenditori in tutta Italia. Lo stesso Napolitano che non ha detto nulla sull’aumento dell'IVA al 22%. Lo stesso Napolitano che non ha detto nulla mentre si chiedevano gli anticipi delle tasse 2014 ai commercianti che non riescono a pagare quelle del 2013. Lo stesso Napolitano il cui staff costa quanto l’Irpef di tutti i commercianti italiani”.

Grillini contro il Capo dello Stato – Il parlamentare dei 5 Stelle attacca parlando dunque di un Napolitano “indegno” che permette “a condannati e mafiosi di infestare le istituzioni” e che si permette di giudicare il Movimento. “Napolitano – continua Di Stefano – faccia un piacere al popolo italiano, si dimetta da presidente della Repubblica per decoro istituzionale, lei non è né in grado né degno di ricoprire quel ruolo”. A queste dichiarazioni si aggiungono quelle di altri parlamentari grillini tra cui quelle del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. “È lui che se ne frega delle opposizioni”, fa sapere il deputato che dice ancora: “Da arbitro è sceso in campo ed oggi ha finalmente indossato la fascia di capitano delle larghe intese. Quando mi spiegherete a cosa è servito l’indulto di Prodi nel 2006, allora potremo parlarne”. Altre accuse arrivano da parte del capogruppo alla Camera Alessio Villarosa: “Napolitano ha chiaramente dato un’indicazione politica contro un movimento presente in Parlamento debordando, ancora una volta, dal suo ruolo. Cade così definitivamente il velo dell’ipocrisia: Napolitano non è più il presidente di tutti, come denunciamo da tempo, ma il garante di un sistema politico che ha portato al disastro il nostro Paese”.

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