Carceri: il governo battuto 4 volte alla Camera
Dopo la batosta presa in questa tornata di elezioni amministrative, anche il rientro in aula della maggioranza di governo è stato un mezzo disastro. Alla Camera, dov'erano in discussione alcune mozioni riguardanti la situazione delle carceri, il governo è stato battuto ben 4 volte. Nello specifico l'aula ha approvato le mozioni presentate da Futuro e Libertà, Partito Democratico e Italia dei Valori sulle quali il governo aveva espresso parere negativo, e ha respinto la mozione presentata dalla maggioranza sulla quale c'era il parere positivo dell'esecutivo. In ogni votazione lo scarto a favore dell'opposizione è stato superiore ai 12 voti, eccezion fatta per la mozione presentata da Fli che è passata con uno scarto di 10 voti (264 contro 254).
Per la maggioranza sono risultate decisive le assenze di alcuni parlamentari del Pdl e di Iniziativa Responsabile, oltre a quelle di numerosi Ministri e sottosegretari. "La maggioranza è stata battuta al primo voto in aula dopo le elezioni. Non male…"- è stato questo il commento del capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschi che, su Twitter, ha espresso così la sua soddisfazione per quanto accaduto a Montecitorio. E Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei Valori, rigira il coltello nella piaga:
Si vedono i primi effetti dello Tsunami di domenica e lunedì: dopo la botta elettorale la maggioranza evapora anche in Parlamento. Si capisce che tira una brutta aria dalle parti del centrodestra; tira una brutta aria e lo si capisce dall'assenza in Aula dei sottosegretari dei cosiddetti Responsabili.
Donadi tira in ballo quindi in ballo i Responsabili, i quali hanno disertato in massa Montecitorio. Il gruppo di Scilipoti ha infatti fatto segnare solamente 12 presenze su 29 deputati. Tra le 17 assenze spiccano sicuramente quelle dei futuri sottosegretari Francesco Pionati e Maria Grazia Siliquini.
La votazione di oggi ha quindi confermato un cattivo stato di salute della maggioranza di governo che, a seguito del cattivo risultato delle elezioni amministrative, rischia seriamente di sgretolarsi a causa dei malumori della Lega e dei colpi di un'opposizione che sta diventando sempre più compatta.