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Caravaggio, copia Natività rubata dalla mafia in dono a Papa Francesco

Il dipinto, sottratto nel 1969 in Sicilia dalla mafia e mai più ritrovato, entra nel dibattito sull’approvazione del codice antimafia in discussione in parlamento. Papa Francesco: “Beni confiscati palestre di vita”.
A cura di Redazione Cultura
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Dettaglio della "Natività" del Caravaggio
Dettaglio della "Natività" del Caravaggio

La copia della Natività del Caravaggio, rubata dalla mafia nel 1969 dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo e mai più ritrovata, è stata donata a Papa Bergoglio dalla commissione parlamentare antimafia presieduta da Rosy Bindi. La parlamentare italiana ha voluto portarla in dono a Francesco come regalo simbolico, nel promuovere un supplemento di indagine sulla vicenda avvolta nel mistero, per evidenziare la prima volta di una udienza in Vaticano per affrontare le questioni della criminalità organizzata, della corruzione, dei beni confiscati alla mafia.

Nei giorni in cui la Camera si prepara a dare il via libero definitivo al Codice antimafia e c’è uno scontro politico in atto rispetto alla possibilità che il codice venga approvato in maniera depotenziata, ecco l'atto simbolico della presidente Bindi. In proposito, nell’udienza di ieri è arrivato il monito del Papa sul valore delle leggi italiane contro la mafia e sulla confisca dei beni:

I beni confiscati alle mafie e riconvertiti a uso sociale rappresentano, in tal senso, delle autentiche palestre di vita.

Per Rosy Bindi, le parole di Bergoglio rappresentano un faro nella lotta all'antimafia, da qui lo speciale regalo caravaggesco della Commmissione parlamentare al Pontefice:

Le parole di Papa Francesco sono un vero programma di lotta alla mafia che responsabilizza non solo la Commissione ma la Repubblica Italiana.

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