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”Carabinieri provocati dalla ragazza”. Niente stupro in caserma

Ad asserirlo è Carlo Taormina, avvocato difensore di uno dei tre militari coinvolti nella presunta violenza sessuale avvenuta a Roma: la donna “era consenziente”.
A cura di Biagio Chiariello
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Saranno riascoltati i tre carabinieri e il vigile urbano indagati per la presunta violenza sessuale avvenuta la notte fra il 23 e il 24 febbraio in una caserma della stazione Quadraro di Roma ai danni di una 32enne ragazza-madre, dopo che quest'ultima era stata arrestata per un furto di vestiti all'Oviesse. Le testimonianze di vittima e indagati, infatti, presenterebbero alcune incongruenze e per questo “sarà fondamentale ricostruire la modalità precisa del fatto” A sostenerlo è Carlo Taormina avvocato difensore di uno dei tre carabinieri. “La donna ha dichiarato cose che non corrispondono alle ricostruzioni fatte da tutti i militari sentiti, compreso il piantone, e al vigile urbano", dice il legale contattato telefonicamente da TMNews, precisando che “la denuncia è stata fatta per iniziativa del compagno della donna”.

L'avvocato poi asserisce che quella notte “i militari erano tutti un po’ su di giri, avevano passato fuori la serata consumando anche alcolici,” ma soprattutto che la donna “era consenziente”, in base a quanto dichiarato dal suo assistito ("Un ragazzone del sud mortificato per l'accaduto e per aver recato danno d'immagine all'arma")  e dagli altri inquisiti che inoltre "parlano di pesanti provocazioni della ragazza". Niente violenza sessuale, dunque. Vicenda analoga a quella dello "stupro" di Piazza di Spagna, inventato dalla ragazza spagnola.

Ad ogni modo il legale poi ammette che "l’arma dei carabinieri ha fatto bene anzi benissimo a disporre la sospensione in via precauzionale dei tre militari coinvolti, ci rende tutti più liberi," e poi aggiunge: “Anche perché pur ritenendo, in base alle dichiarazioni del mio assistito non configurabile il reato contestato si tratta di una vicenda assolutamente riprovevole, accaduta in una caserma dei carabinieri che dovrebbe essere il santuario della legalità e della tutela del cittadino” aggiunge Taormina.

La sospensione dei tre militari ha incontrato il consenso anche del ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ha parlato di "fatti gravissimi e anche se dovesse emergere l'ipotesi migliore per i carabinieri, cioè se si accertasse che non e' stato commesso alcun reato, rimarrebbe insostenibile immaginare che tutto questo sia avvenuto in una caserma," ma poi ricorda che "i carabinieri, e solo quelli delle stazioni, nel 2010 hanno compiuto oltre 40 mila arresti in flagranza, che sono tutte persone che passano nelle celle di sicurezza delle caserme."

Sabato era stato organizzato un sit-in davanti alla caserma luogo del presunto stupro, al quale, oltre a numerosi manifestanti, hanno preso parte numerose donne aderenti a collettivi femministi e centri sociali. In seguito a lancio di uova, petardi e anche di una bomba carta, la protesta si è conclusa con l'arresto di un 31enne romano nella cui abitazione sono stati rinvenute tre bottiglie incendiarie e una tanica di benzina.

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