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Cancellieri, Lega per la sfiducia. Renzi: “Il governo sarà più forte se lascia”

Il sindaco di Firenze: “Sono per le dimissioni indipendentemente dall’avviso di garanzia o meno. Se cambia il ministro della Giustizia, il Governo Letta è più forte, non più debole”. Maroni: “La Lega voterà la sfiducia”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il caso Cancellieri continua a scuotere la politica italiana. Ed in particolare il centrosinistra. Nell'attesa dell'assemblea dei parlamentari democratici che dovrà decidere sulla linea da seguire (sfiducia o meno), è Matteo Renzi a chiedere nuovamente la testa del Guardasigilli travolto dalle accuse in merito alla scarcerazione di Giulia Ligresti, per quanto la procura ha spiegato che non è indagato. "Sarebbe più logico fare come in tutti i Paesi civili, dimettersi prima del voto di sfiducia" dice il Sindaco di Firenze a Radio Capital. E questo, spiega, non "perché ha ricevuto o no un avviso di garanzia", ma perché "ha perduto l'autorevolezza necessaria a esercitare la funzione di ministro". E quindi, secondo Renzi, "qualsiasi intervento sulle carceri, qualsiasi posizione sulla riforma della Giustizia sconterà un giudizio diffidente di larga parte degli italiani". E precisa anche come la vicenda che riguarda la Cancellieri "non è un problema giudiziario", ma "un problema politico", perché il caso Ligresti "ha minato l'autorevolezza istituzionale e l'idea di imparzialità".

Maroni: "Sì alla sfiducia della Cencellieri" – Il caso Cancellieri era divenuto scottante già dopo la mozione di sfiducia dell’M5S. In vista del voto previsto mercoledì in parlamento, anche la Lega Nord ha preso posizione con una dichiarazione resa dal suo segretario Roberto Maroni, che ha già annunciato che voterà sfiducia. "Le novità che sono emerse – ha sottolineato il leader del Carroccio- rendono incompatibile il proseguimento dell'attività del ministro della Giustizia". Così come Renzi, anche Maroni si "augurava che il suo senso delle istituzioni le consigliasse di dimettersi".

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