Dopo il clamoroso successo dei 4 referendum abrogativi su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento, presto gli italiani potrebbero nuovamente essere chiamati alle urne. Oggetto della consultazione potrebbe essere l'abrogazione di alcune discusse norme della legge elettorale attualmente in vigore, il cosiddetto Porcellum, approvato in fretta e furia dal Governo Berlusconi (in scadenza di mandato) nel dicembre del 2005. E' infatti stata presentata ieri la campagna "Io Firmo", nata allo scopo di apportare modifiche sostanziali a quella che lo stesso ideatore non ha esitato a definire una vera e propria "porcata".
Nel dettaglio i promotori della raccolta firme in vista di un referendum abrogativo intendono cancellare quattro controversi punti della legge:
Liste bloccate – Al momento gli elettori sono chiamati a scegliere fra liste predefinite dai singoli partiti, senza possibilità di indicare una preferenza e limitandosi dunque ad "approvare" la graduatoria stabilita dalle segreterie dei partiti. Un sistema che certamente ha finito col rafforzare il ruolo dei partiti, ma ha anche privato gli elettori di una scelta fondamentale, dal momento che si è finito col perdere quel "diretto legame di rappresentanza" e a conferire l'ennesima delega in bianco ai partiti.
Premio di maggioranza – La legge Calderoli garantisce un premio di maggioranza di un minimo di 340 seggi alla Camera dei Deputati alla coalizione che ottenga la maggioranza relativa dei voti. Al Senato invece, con quello che da molti è stato giudicato un vero e proprio "pastrocchio", per salvaguardare i criteri dettati dalla Costituzione, il premio di maggioranza è assegnato su base regionale ed ogni coalizione che riporti la maggioranza relativa nella singola regione otterrà il 55% dei seggi attribuiti su base regionale. Si tratta di un aspetto molto discusso e sul quale esistono posizioni divergenti, per i promotori si tratta però di uno dei punti focali, dal momento che, come sostenuto da Sartori su Repubblica: "Il premio di maggioranza alsa tutto il sistema politico: le leggi elettorali trasformano i voti in seggi e questa legge li trasforma male".
Indicazione del candidato premier: Il porcellum prevede l'obbligo per ciascuna forza politica di indicare il proprio capo: una imposizione contestata dai referendari che la considerano una non necesssaria personalizzazione della contesa politica, causa delle distorsioni della scena politica italiana.
Deleghe alla soglia di sbarramento: in questo caso si tratta di abolire le deroghe alla soglia di sbarramento, che ricordiamo essere del 10% per le coalizioni e del 4% per le liste non collegate alla Camera dei Deputati mentre per il Senato è pari al 20% per le coalizioni, 3% per le liste coalizzate, 8% per le liste non coalizzate.
In definitiva, si tratta di modifiche tese a smontare completamente il Porcellum, da tutti gli analisti considerata legge inadeguata sia a garantire governabilità che a disciplinare in maniera legittima la rappresentanza parlamentare, con le segreterie di partito che decidono i nomi dei parlamentari andando di fatto a costituire una sorta di "filtro" alla sovranità popolare. Certamente l'iniziativa va a toccare uno dei nervi scoperti della politica italiana ed è destinata a scatenare polemiche e discussioni all'interno dei grandi partiti, dal momento che i modelli alternativi prefigurati (quello del doppio turno alla francese o del proporzionale alla tedesca) presentano certamente delle criticità e allo stesso tempo delle novità sostanziali per il panorama politico italiano.