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Canada, dopo le olimpiadi di Vancouver massacrati 100 cani da slitta

Orrore a Vancouver dove la polizia ha aperto un’inchiesta sull’uccisione di 100 cani Husky. I cani sarebbero stati utilizzati durante le Olimpiadi invernali di Vancouver del 2010, poi, una volta in sovrannumero rispetto alle esigenze, ne sarebbe stata decisa la soppressione.
A cura di Cristian Basile
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Un anno è passato dalle olimpiadi di Vancouver 2010, manifestazione che non verrà certo ricordata per le capacità organizzative dimostrate dai canadesi, e che torna a far parlare di sè, ancora una volta in senso negativo. Molti ricorderanno che tra i protagonisti della manifestazione ci furono anche i famosi cani da slitta di razza Husky, amatissimi dai turisti e pronti come sempre, in un incredibile slancio di obbedienza, forza e resistenza, a trainare una slitta pesante sulla neve o per necessità di trasporto, o per gare sportive o per un un semplice giro turistico.

Dopo la storia commovente del cane Leao (che in Brasile veglia da giorni sulla tomba della padrona), ecco un'altra notizia, purtroppo sconcertante, riguardante i nostri amici a quattro zampe e che dimostra quanto la presunta superiorità dell'uomo sul resto degli animali spesso sia davvero poco credibile. Infatti, la polizia canadese ha reso noto di aver aperto un'inchiesta sull'uccisione di 100 cani Husky nella località di Whistler, usati per il trasporto dei turisti durante i giochi olimpici invernali di Vancouver 2010. A quanto pare, i cani sono stati assassinati uno ad uno durante due giorni da alcune persone che hanno usato fucili e coltelli tanto che, secondo alcuni testimoni citati dalla stampa locale, alcuni degli animali, feriti, sono riusciti ad uscire dalla fossa comune.

La causa del massacro dei cani, che erano in buono stato di salute, è di natura puramente economica, siccome le società che offrivano escursioni sulla neve, Outdoor Adventures e Howling Dogs, non avevano più bisogno di loro a causa del crollo del numero di clienti, come ha dichiarato uno degli impiegati-killer, che ha anche chiesto e ottenuto un indennizzo da una banca locale per lo stress subito. Il suo avvocato ha dichiarato alla radio di Vancouver, Cknw, che "non poteva essere un'esecuzione ben fatta perchè aveva a disposizione solo un proiettile" e "inevitabilmente, per porre fine alla vita dei cani, ha assistito a scene orribili".

Adesso questi carnefici senza scrupoli rischiano al massimo cinque anni di carcere.

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