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Camionista 50enne sbranato da 9 cani randagi

Nove cani “killer” in una zona industriale toscana: un camionista 50enne è stato sbranato dagli animali randagi. Non è chiaro se l’uomo sia morto a causa dei morsi, o se i randagi abbiano infierito sul corpo solo dopo ad un malore. Sul corpo della vittima è stata disposta un’autopsia.
A cura di Carmine Della Pia
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Camionista sbranato dai cani

Un camionista 50enne è stato trovato morto in un'area industriale situata tra Pisa e Livorno. La vittima era a terra, dilaniato dai morsi di 9 cani randagi. Il siciliano Vito Guastella lavorava per la ditta ‘Marco Polo' e, secondo una prima ricostruzione, era sceso dal suo mezzo per attaccare un rimorchio. Non è ancora chiaro se l'uomo sia morto a causa delle ferite inferte dai randagi, o se questi abbiano infierito sul corpo solo in seguito ad un ipotetico malore. A trovare il cadavere in via dell'Arnaccio, una dipendente di una ditta di pulizie: in quel momento i cani stavano ancora sbranando il 50enne. Sul posto sono intervenuti i medici del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Il nucleo investigativo dei carabinieri di Livorno indaga sul caso, partendo dalla testimonianza di una donna. Questa abita in una roulotte situata non molto distante dal luogo in cui è stato ritrovato il corpo del camionista, e dà spesso il cibo ai randagi che avevano infierito sul cadavere. Gli inquirenti vogliono scoprire se la donna aveva visto gli animali attaccare il 50enne.

Sbranato da 9 cani di grossa taglia – La zona in cui è stato ritrovato il cadavere del camionista siciliano è chiamata Biscottino. Questa mattina, la dipendente di una ditta di pulizie aveva notato il camion dell'uomo fermo, ma con i motori ancora accesi. Si era avvicinata al mezzo quando, inorridita, assisteva alla brutale scena: 9 cani infierivano su un corpo senza vita. Allertata l'ambulanza e i carabinieri, è stato possibile scoprire che i randagi vivono da molto tempo in zona, e sono stati presi in carico dall'asl. Una donna che vive in una roulotte situata nelle vicinanze dà loro da mangiare, e sarà ascoltata dai carabinieri per chiarire se ha assistito all'attacco. Sul cadavere del 50enne è stata disposta un'autpsia, perché non è chiaro se ad ucciderlo siano stati i randagi o un malore. Il corpo è stato ritrovato vicino ad una recinzione che circonda lo spiazzo dove lavorava, forse la vittima stava cercando di scappare e sottrarsi, così, ai cani "killer".

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