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Cambia l’esame di terza media: prove Invalsi ad aprile, arriva anche l’inglese

Per poter sostenere l’esame gli studenti dovranno aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale, non aver ricevuto sanzioni disciplinari che comportano la non ammissione e aver partecipato alle prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese.
A cura di Susanna Picone
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Il prossimo giugno debutterà il nuovo esame di terza media. La ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli ha firmato il decreto che rende operative le nuove regole. Sarà poi inviata alle scuole la circolare sulle modalità di valutazione del I ciclo previste dalla legge, rispetto alle quali il ministero dell’Istruzione, in accordo con le sedi regionali, metterà in campo interventi di accompagnamento per il personale della scuola fin dalla prima fase di attuazione. Vediamo quali sono le principali novità dell’esame di terza media.

L’ammissione e le prove Invalsi

Per essere ammesso all’esame l’alunno dovrà aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale, non aver ricevuto sanzioni disciplinari che comportano la non ammissione all'esame, e aver partecipato alle prove Invalsi. La partecipazione alle prove Invalsi diventa infatti requisito d'ammissione all'esame, ma non incide sul voto finale, e a italiano e matematica si aggiunge una nuova materia, l'inglese. Lo svolgimento delle prove Invalsi, al computer, è anticipato ad aprile.

Le tre prove scritte e il colloquio

Le prove scritte d’esame diventano tre: una di Italiano, una di Matematica e una per le Lingue straniere. La prova di italiano verificherà la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, la coerente e organica esposizione del pensiero da parte degli alunni. Quella di matematica sarà finalizzata ad accertare la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dagli alunni nelle seguenti aree: numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni. È prevista poi una sola prova di Lingua straniera che verificherà che gli studenti siano in possesso delle competenze di comprensione e produzione scritta di livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per l’Inglese e A1 per la seconda lingua comunitaria. Il colloquio è finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previsto dalla Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento fra discipline. Terrà conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse alle attività svolte nell'ambito di Cittadinanza e Costituzione.

Valutazione e voto finale: arriva anche la lode

Insieme al diploma arriva un modello nazionale di certificazione delle competenze, risultato della sperimentazione già condotta da circa 2700 scuole. La valutazione del comportamento sarà espressa con giudizio sintetico e non più con voti decimali. La norma che prevedeva la non ammissione alla classe successiva per chi conseguiva un voto di comportamento inferiore a 6/10 è abrogata mentre resta confermata la non ammissione alla classe successiva nei confronti di coloro a cui è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale. Il voto finale deriverà dalla media fra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio e potrà essere assegnata anche la lode.

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