Calderoli su Kyenge: “Solo una battuta”, però insiste “ottima ministra ma in Congo”
"La mia era solo una battuta, niente di particolarmente contro, una battuta simpatica legata alle mie impressioni", con queste parole Roberto Calderoli cerca di spegnere le polemiche innescate da una sua infelice dichiarazione sul ministro dell'integrazione Cecile Kyenge che durante un comizio a Treviglio nel bergamasco era stata paragonata ad un orango. Dopo la presa di posizione di diversi esponenti politici soprattutto del Pd che chiedono le sue dimissioni e dello stesso Premier Letta che ha definito "inaccettabili oltre ogni limite" le parole di Calderoli, il vicepresidente del Senato intervistato da Ernesto Manfrè su Radio Capital sminuisce le sue parole senza però scusarsi con il ministro.
Calderoli infatti non torna indietro sulle sue critiche alla Kyenge affermando "Sarebbe un'ottima ministra, ma ministra in Congo". "Se ci fosse stata ancora la canoista avrei rivolto le stesse critiche anche nei suoi confronti" insiste Calderoli riverito a Josefa Idem. "Non vedo perché dobbiamo andare a cercare all'estero quello che potremmo fare benissimo a casa nostra, scegliere dei ministri stranieri è una scelta sbagliata" afferma Calderoli ricordando che non condivide neanche la scelta di far eleggere i parlamentari all'estero. Niente dimissioni dalla vicepresidenza di Palazzo Madama dunque, "stiamo scherzando? Non ci penso proprio" ha concluso Calderoli.