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Calderoli: l’alleanza tra Lega e Pdl non esiste più

L’ex Ministro leghista, rispondendo alle parole di Berlusconi, decreta la fine dell’alleanza dei due partiti che prima erano al Governo. Il Cavaliere, però, rassicura tutti sulle future alleanze con il Carroccio.
A cura di Antonio Palma
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L’ex Ministro leghista, rispondendo alle parole di Berlusconi, decreta la fine dell’alleanza dei due partiti che prima erano al Governo. Il Cavaliere, però, rassicura tutti sulle future alleanze con il Carroccio.

C’è aria di crisi tra la Lega e il Pdl dopo le dimissioni di Berlusconi e la decisione di appoggiare il Governo Monti  da parte del Popolo della libertà. Una conseguenza quasi naturale dopo la ferma decisione della Lega di rimanere unica forza di opposizione in Parlamento. I leghisti, che ormai sembrano aver riacquistato la loro originaria natura di forza di opposizione, intransigente e colorita, non mancano nessuna opportunità per ribadire la loro estraneità alle decisioni del nuovo Esecutivo e la distanza dal nuovo corso del Pdl.

Subito dopo la proclamazione dell’ attuale Governo, la nuova linea del partito padano è stata ampiamente visibile nei discorsi e nei toni dei suoi leader. I malumori leghisti sono stati espressamente dichiarati nei giorni scorsi in numerose occasioni sia in Parlamento che sui mezzi di stampa, non ultimo il botta e risposta tra Bossi e Berlusconi sui motivi delle dimissioni dell’ex Premier.

A dare la definitiva mazzata al rapporto tra i due partiti, ormai ex alleati, sono state le parole dell’ex Ministro Calderoli che, rispondendo a Berlusconi che aveva parlato di alleanza solida, ha spiegato “l'alleanza con la Lega non può essere solida visto che a livello nazionale non esiste più dopo la decisione del Pdl di appoggiare il governo Monti”. Una bella botta per il Cavaliere che in questi giorni sembra in piena campagna elettorale con le invettive contro la sinistra e i comunisti.

Anche la Lega, però, sembra in piena propaganda elettorale e, dopo anni di Governo e compromessi, cerca di rifarsi la fama di movimento popolare. Le parole dei leader del Carroccio assomigliano più che altro a richiami e ad avvisi all’ex alleato, in modo che non si sbilanci troppo nell’appoggiare il Governo tecnico sulle misure economiche più controverse e  pesanti per i cittadini elettori. In fondo le parole di Calderoli sono state chiare, “future alleanze dipendono dalle posizioni che il Pdl assumerà rispetto ad alcune proposte del governo Monti” ha detto l’ex Ministro, riferendosi soprattutto alla volontà di cambiare la legislatura per la cittadinanza italiana introducendo lo ius soli e le riforme in materia fiscale.

Per il momento restano le alleanze locali, dove l’unione tra le due forze politiche sembra ancora piuttosto solida. Parole di distensione su questo terreno infatti arrivano sia dal Pdl, con Formigoni, che dai leghisti come Zaia. Berlusconi sembra non troppo impensierito ed è sicuro di riuscire a ricucire i rapporti con Bossi, del resto non potrebbe farne a meno visto che nelle elezioni in cui si è presentato senza il Carroccio ne è uscito sempre sconfitto.

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