Cagnotto, terza medaglia al Mondiale di Kazan. Decima sinfonia iridata
Tania Cagnotto regina dei tuffi italiani, la decima sinfonia (come le medaglie iridate messe in bacheca finora) arriva ancora una volta dalla rassegna Mondiale di Kazan. La terza medaglia (la seconda di bronzo, dopo il trampolino da 3 metri, e l'oro in quello da 1 metro) per la bolzanina arriva nella gara del sincro 3 metri misto. Un risultato straordinario che l'azzurra divide assieme a Maicol Verzotto, protagonista della bella performance che ha portato l'Italia ancora una volta sul podio russo. Wang Han e Yang Hao sono una spanna sopra tutti: il tandem cinese incanta per straordinaria perfezione accumulando parziali e vantaggio fino alla conquista dell'oro con 339.90 punti. Il testa a testa è tra la coppia tricolore, i canadesi e gli australiani: lotta che si combatte sul filo dei decimi di punto e che trova la svolta nel terzo tuffo. Tania e Maicol non brillano nell'esecuzione del ‘doppio e mezzo rovesciato' mentre Imbeau-Dulac e la Abel (beffata proprio dalla Cagnotto nel trampolino da 3 metri) conquistano il coefficiente necessario a piazzare la zampata decisiva per l'argento: canadesi secondi con 315.30, italiani terzi con 315.30 mentre gli australiani Keeney e Nel sono costretti ad arrendersi.
Per Tania Cagnotto è la 35ª medaglia ottenuta in carriera, la 10ª a livello Mondiale: 1 oro (trampolino da 1 metro a Kazan 2015); 3 argenti (trampolino da 3 metri sincro con Francesca Dallapè a Roma 2009 e Barcellona 2013; trampolino da 1 metro a Barcellona 2013); 6 bronzi (trampolino da 3 metri a Montreal 2005, Melbourne 2007, Roma 2009 e Kazan 2015; trampolino da 1 metro a Shanghai 2011; trampolino da 3 metri sincro Kazan 2015).
Cagnotto, addio dopo le Olimpiadi
"Per me è stato un grande Mondiale, mi do un bel dieci". A 30 anni, dopo aver costruito una carriera di successi con tanti sacrifici, arriverà anche per Tania Cagnotto il momento di dire stop alle gare. Il suo arriverà, come annunciato da tempo, con le prossime Olimpiadi di Rio 2016. Intanto, si gode il successo ottenuto in terra russa. "Passione e grandi motivazioni mi hanno aiutato anche nei momenti peggiori, perfino dopo l'incidente in motorino del 2011. Ho sempre creduto nei sogni e nella possibilità di realizzarli".
