Cadavere carbonizzato a Roma: prima uccide la vittima, poi la brucia (VIDEO)
Macabro ritrovamento nella Capitale
Brutale omicidio a Roma, un uomo ucciso da un colpo di pistola e poi carbonizzato.
Questa mattina il proprietario di un fondo agricolo ha trovato un cadavere carbonizzato nella sua proprietà. Il macabro ritrovamento è avvenuto in zona Divino Amore, località Borgo Santa Fumia, Roma. I carabinieri della compagnia di Pomezia indagano sul caso, mentre il corpo è del tutto irriconoscibile. Domani sarà possibile eseguire il test del Dna per identificare la vittima, finora la polizia scientifica ha spiegato che il cadavere appartiene ad un uomo. Questi sarebbe stato ucciso nella tarda serata di ieri con almeno un colpo di pistola e, in seguito, carbonizzato. Sul luogo del ritrovamento sarebbero stati scoperti dei bossoli e un piccolo escavatore bruciato, forse usato per scavare la buca dov’è stato rinvenuto il cadavere. Intorno alla salma della vittima, diverse impronte e tracce che potrebbero essere di sangue. Prosegue la lunga scia di violenze nella Capitale, e questo pomeriggio l’argomento è stato oggetto di una querelle tra Marco Miccoli, segretario del Pd di Roma, e Giorgio Ciardi, delegato del sindaco di Roma alla Sicurezza.
Gli esami per il Dna atti ad identificare il cadavere carbonizzato ritrovato questa mattina saranno eseguiti domani. Intanto parte un’indagine per capire i motivi dell'uccisione e per escludere eventuali collegamenti con omicidi tristemente noti, data la recente escalation di violenze a Roma. I carabinieri sono stati avvertiti dal proprietario del fondo agricolo dove è stata ritrovata la salma: l’uomo aveva trovato alcune recinzioni aperte. Nello stesso luogo, inoltre, lo scorso marzo fu ritrovato il cadavere di una donna a cui mancava la testa, le gambe e alcuni organi interni.
Brutale omicidio, la polemica sulla sicurezza a Roma
L’ennesimo omicidio avvenuto a Roma ha sconvolto i cittadini, oltre a causare una querelle politica. Il segretario del Pd di Roma, Marco Miccoli, ha affermato:
E’ incredibile eppure registriamo un altro morto ammazzato e poi bruciato nella Capitale. Una vera e propria esecuzione, un crimine efferato a dimostrazione di come la violenza e la criminalità spadroneggino nella Roma di Alemanno, una città senza più controllo. Paghiamo il prezzo di quasi quattro anni buttati in spot sulla sicurezza e statistiche sconclusionate. La città inesistente che Alemanno e il governo Bossi Berlusconi raccontavano ora è tragicamente sotto gli occhi di tutti. Ci vorranno anni per recuperare i fallimenti di una destra incapace e fallimentare".
Alle parole del segretario, il delegato del sindaco alla Sicurezza, Giorgio Ciardi, ha ribattuto:
Il fango scagliato da Miccoli sistematicamente inizia a essere troppo. Abbiamo spiegato a chiare lettere i compiti delle diverse istituzioni che debbono presiedere alla tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico al solito segretario del Pd romano, che dimostra di non aver ancora capito come funziona il nostro ordinamento giuridico. Non vorremmo che l'indegno, reiterato attacco al sindaco Alemanno, anche di fronte a quanto più volte ribadito, possa nascondere un'accusa al lavoro fatto ogni giorno in modo generoso e straordinario dalle forze dell'ordine, dalla magistratura, da tutte le istituzioni impegnate nella tutela dell'ordine pubblico, o una sua mania di protagonismo. In entrambi i casi questo è davvero troppo".