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Bronzo nella sciabola maschile a squadre: dodicesima medaglia Azzurra

Occhiuzzi-show, il posillipino non sbaglia nulla. Male Tarantino, si riscatta Montano, ottimo Samele. Per l’Italia quanti rimpianti per la semifinale con la Corea del Sud…
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Italy's Aldo Montano celebrates gaining

Dodicesima medaglia azzurra: nella sciabola maschile a squadre arriva il bronzo (terzo in questa edizione dei giochi), firmato Diego Occhiuzzi, Aldo Montano, Luigi Tarantino e Luigi Samele. Al termine di una gara durissima, gli azzurri hanno avuto la meglio 45-39 sulla Russia. Una bellissima impresa considerando che, per quanto visto nella semifinale con la Corea del Sud ed anche nei primi assalti di questa finale coi russi, c'era il timore di un calo fisico che pregiudicasse anche il bronzo. Migliore in pedana Diego Occhiuzzi, discreta prova per Samele, sufficienza piena per Montano (che ha dato la stoccata decisiva), mentre paga forse la stanchezza dei suoi quarant'anni Tarantino, che a tratti è apparso in netta difficoltà. Andiamo a vedere da vicino i quattro schermidori, perché siamo sicuri che a Rio ci daranno grandissime soddisfazioni.

Diego Occhiuzzi, classe 1981, sarà il nome su cui puntare negli anni a seguire per la sciabola italiana. Dotato di grinta e caparbietà, è irruento (ricorda molto Arianna Errigo) e questo a volte gli è fatale. Da buon napoletano, è molto emotivo, e si era visto nella finale individuale, dove ha sofferto i primi minuti incassando stoccate che alla fine si solo rivelate decisive per l’avversario.

Luigi Tarantino, classe 1972, è l’altro napoletano della squadra. Cinque olimpiadi e quattro medaglie nella sciabola a squadre (due argenti e due bronzi), oltre a decine di medaglie di tutti i tipi tra mondiali, europei e campionati nazionale. Per lui, a 40 anni, è probabilmente l’ultima olimpiade, gli è mancato l’oro che avrebbe meritato soprattutto ad Atene 2004.

Aldo Montano, classe 1978, è l’emblema della sciabola italiana. Il livornese, oltre a venire da una famiglia che ha dato quattro sciabole ed un fiorettista alle rappresentative italiane alle Olimpiadi (il primo fu il nonno, Aldo anche lui, che vinse l’argento a Berlino 1936), è sicuramente il nome più famoso del gruppo, anche per i suoi trascorsi televisivi (partecipò tra gli altri al reality show “La Fattoria), è un nome su cui si potrà puntare assieme ad Occhiuzzi per preparare al meglio Rio 2016.

Luigi Samele è il futuro che avanza. Classe 1987, il foggiano ha fatto vedere buoni numeri, un discreto carattere in pedana ed anche un ottimo controllo emotivo quando ha esordito. Può essere con Montano ed Occhiuzzi il prossimo “titolarissimo” del trio di sciabola a squadre, e chissà che non riesca magari a piazzare qualche bella stoccata anche individuale…

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