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Brindisi, il preside della Morvillo-Falcone è stato sospeso dal servizio

Angelo Rampino, il preside della scuola protagonista del tragico attentato compiuto da Giovanni Vantaggiato, è stato sospeso “per ragioni di opportunità”: un provvedimento in attesa che si concludano gli accertamenti avviati nei suoi confronti.
A cura di Susanna Picone
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Angelo Rampino, il preside della scuola protagonista del tragico attentato compito da Giovanni Vantaggiato, è stato sospeso “per ragioni di opportunità”: un provvedimento in attesa che si concludano gli accertamenti avviati nei suoi confronti.

Il preside della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, Angelo Rampino, è stato oggi sospeso dall’ufficio scolastico regionale della Puglia “per ragioni di opportunità”: la decisione, che si presenta come un provvedimento cautelativo e non disciplinare, è stata disposta in attesa che si concludano gli accertamenti amministrativi avviati nei confronti di Rampino per ciò che aveva detto in seguito all’attentato durante il quale è morta Melissa Bassi e sono rimaste ferite altre ragazze. Il preside aveva rilasciato diverse dichiarazioni e su di lui vi erano state anche delle polemiche per alcuni aspetti del suo passato che avevano portato ad ipotizzare che fosse proprio lui il bersaglio dell’attentatore di Brindisi.

Il preside oggi sarebbe dovuto rientrare a scuola – Oggi, Rampino, che era andato in ferie dopo i fatti del 19 maggio, sarebbe dovuto rientrare alla Morvillo-Falcone per presiedere alle attività di scrutinio. Intanto, sul fronte delle indagini, si continua a scavare nel passato di Giovanni Vantaggiato, il responsabile reo confesso dell’attentato. Sabato Vantaggiato ha chiesto perdono in lacrime davanti al gip e ha espresso la volontà di scrivere ai familiari di Melissa, desiderio che non può essere accettato dai genitori della giovane vittima. Dopo l’interrogatorio il gip di Lecce ha convalidato il fermo ed ha emesso una ordinanza di custodia in carcere nei suoi confronti per l’accusa di strage in concorso con finalità di terrorismo. Contro l’ordinanza del gip il legale dell’uomo ha fatto sapere che potrebbe ricorrere al Tribunale del Riesame.

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