Brexit, nuovo schiaffo al governo May: i Lord approvano il diritto di veto del Parlamento
È ormai guerra aperta tra la Camera dei Lord inglese e il governo britannico di Theresa May sul caso Brexit. Dopo la prima bocciatura del progetto di legge che autorizzava l’uscita di Londra dall’Ue a seguito del referendum popolare, la Camera alta infatti oggi ha approvato un altro provvedimento che cerca di mettere i bastoni tra le ruote al piano ideato dalla Premier. Si tratta in particolare di un emendamento alla stessa legge che impone al governo di sottoporre a un voto del parlamento il risultato dei negoziati per il recesso della Gran Bretagna dall’Ue. In poche parole i Lord introducono una sorta di veto da parte del Parlamento all'azione del governo sulla questione brexit.
Nel dettaglio, il provvedimento, passata con 366 voti favorevoli e 268 contrari, prevede che entrambe le Camere votino sui termini dell'accordo raggiunto al termine dei negoziati fra Londra e Bruxelles e se necessario possono costringere il proprio governo a tornare al tavolo della trattativa per ottenerne uno migliore. I Lord avevano già approvato un emendamento che chiede di garantire i diritti degli europei che già risiedono nel Regno Unito, limitandosi però in quel caso a chiedere al governo di formulare un provvedimento in tal senso.
A questo punto alla Premier non resta che attendere l'arrivo del provvedimento alla Camera bassa dove il governo conservatore ha la maggioranza dei voti. Con tutta probabilità infatti i deputati rimanderanno inalterata la legge ai Lord che poi difficilmente continueranno a fare ostruzionismo, come prevede la prassi. Il rischio però è che con questo rimpallo del provvedimento tra le due camere la May non riesca a rispettare la sua tabella di marcia promessa ai cittadini.