Brexit, bocciata per la terza volta la proposta di May: probabile ‘no deal’ il 12 aprile
La Camera dei Comuni britannica ha respinto ancora una volta con 344 no contro 286 sì l'accordo della premier Theresa May sulla Brexit, condannandolo in modo ormai definitivo. Con questo voto decade l'offerta dell'Ue di una proroga del divorzio dal 29 marzo al 22 maggio, e resta in piedi solo un mini rinvio limitato al 12 aprile: data entro la quale il Regno Unito dovrà decidere se chiedere a Bruxelles un'estensione lunga motivata o procedere a un'uscita ‘no deal', cioè l'uscita del Regno Unito dall'Ue senza un accordo. A far naufragare l'accordo di divorzio sono stati 34 ‘ribelli' Tory, che hanno votato contro, insieme a 234 laburisti, 34 deputati del Partito nazionale scozzese, i 10 parlamentari del partito unionista nordirlandese (Dup), 16 indipendenti e 4 gallesi di Plaid Cymru.
Visti i tempi stretti "È quasi certo adesso che noi si debba partecipare alle elezioni europee", ha detto la premier britannica Theresa May dopo la bocciatura ai Comuni dell'accordo. Theresa May si è detta rammaricata: "È spiacevole constatare che ancora una volta questa Camera sia incapace di sostenere l'uscita ordinata dall'Europa". La premier ha rinfacciato alla Camera di non avere un piano B maggioritario, avendo detto no al suo accordo, ma anche a un ‘no deal', a una ‘no Brexit' e a un referendum bis. E ha ribadito che il governo continuerà ad agire affinché "la Brexit sia attuata". Il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk ha convocato un summit straordinario Ue per il 10 aprile, due giorni prima della data prevista per la Brexit senza accordo. La Commissione europea in una nota nella quale si "rammarica del voto negativo arrivato dalla Camera dei Comuni".
Il leader laburista britannico Jeremy Corbyn ha detto che le elezioni sono l'unica opzione rimasta per il Regno Unito, visto che il Parlamento non riesce a trovare una soluzione alla Brexit e ha esortato la Camera dei Comuni a votare contro l'accordo del Primo Ministro britannico Theresa May. "Se non possiamo farlo lunedì, allora non vedo altra alternativa che avere le elezioni generali per decidere chi governa questo paese in futuro", ha detto Corbyn al Parlamento prima del voto.