Brexit, al vertice Europeo si tratta per evitare l’uscita del Regno Unito dall’Ue
Si è trattato di un vertice "cruciale per il futuro e l'unità di tutta l'Unione Europea" quello che si è svolto giovedì sera a Bruxelles tra i leader europei dei Paesi membri. Lo ha messo in chiaro lo stesso presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, che da giorni è impegnato in febbrili trattative con incontri e vertici bilaterali. Al centro della discussione infatti oltre al delicato tema dei migranti si è discusso dell'ancora più intricata vicenda della Brexit, cioè dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea. Un tema di cui si discute da tempo ma che sta diventando sempre più stringente visto l'avvicinarsi del referendum per chiedere ai cittadini britannici se vogliono rimanere o uscire dall’Unione.
L'Ue dovrà discutere e contro rilanciare alle richieste di Cameron che riguardano principalmente quattro settori: immigrazione, sovranità nazionale, eurozona e competitività. Il leader britannico però sembra non voler cedere e ha spiegato: "Il negoziato è difficile. Vengo a battermi per la Gran Bretagna. Se si arriva a un buon accordo accetterò, ma non firmerò mai qualcosa che non risponda ai nostri bisogni". Al momento i risultati dei colloqui on sembrano quelli sperati tanto da far esclamare al nostro Premier Renzi che sulla Brexit ci sono stati dei passi indietro. "Sulla Brexit c'è stato qualche passo indietro e ora sono meno ottimista rispetto a quando sono entrato" ha commentato infatti il presidente del Consiglio al termine del vertice.
Sul tavolo delle trattative ci sono svariate questioni, dai rapporti commerciali ai flussi migratori alle nuove leggi più stringenti imposte da Londra. Tusk, giovedì sera dopo aver presieduto una tavola rotonda per raccogliere tutte le preoccupazioni dei 28, ha avuto due incontri bilaterali col premier britannico David Cameron per illustrare le problematiche emerse, uno alle tre di pomeriggio e l'altro alle tre di notte. I colloqui del presidente del Consiglio europeo sono proseguiti col presidente francese Francois Hollande, uno dei più preoccupati dalla Brexit, col premier ceco Bohuslav Sobotka e col belga Charles Michel. Sobotka in particolare rappresenta il gruppo di Paesi che hanno il maggior numero di emigrati nel Regno Unito vale a dire Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. Tusk infine ha redatto una proposta finale per un accordo anti-Brexit che possa entrare in vigore in caso di sì al referendum britannico e che sarà analizzata oggi.