Brasile, guai per Lula: “Ha occultato proprietà di un attico”, Procura chiede l’arresto
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Nuovi guai per l’ex presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva. La procura di San Paolo ha chiesto per lui l’arresto preventivo. Lula è stato denunciato assieme alla moglie Marisa Leticia, al figlio Fabio Luis e ad altre 13 persone, con l’accusa di riciclaggio e falsità ideologica per il presunto acquisto di un attico di lusso a Guarujà, sulla costa di San Paolo. L’immobile di lusso risulta intestato all'impresa di costruzioni Oas, coinvolta nell'inchiesta “Lava Jato” sulle tangenti del colosso petrolifero statale Petrobras, e Lula da parte sua ha sempre respinto le accuse e negato di essere il proprietario dell'appartamento. I magistrati sospettano che il lussuoso attico – 216 mq su tre livelli – sia stato acquistato con tangenti pagate dall’azienda petrolifera statale Petrobras e la proprietà occultata con prestanome di comodo. La maxi inchiesta brasiliana meno di una settimana fa aveva avuto uno sviluppo clamoroso con l‘irruzione della polizia federale a casa dell’ex presidente Lula per portarlo a deporre. Sospettato di essere uno dei beneficiari del sistema di tangenti legato al gigante petrolifero brasiliano, l'ex presidente è stato interrogato per tre ore e poi rilasciato.
Cancellato corteo pro-Lula in programma domenica – Intanto in Brasile la manifestazione a favore di Lula che avrebbe dovuto svolgersi domenica a San Paolo è stata cancellata. Secondo gli organizzatori, tra questi ci sono movimenti studenteschi vicini al Partito dei lavoratori fondato proprio dall'ex capo di Stato e al potere dal 2003, era troppo alto il rischio di scontri in piazza tra dimostranti delle due differenti posizioni. La manifestazione avrebbe dovuto svolgersi in concomitanza e a pochi metri di distanza da un altro corteo, programmato in precedenza da oppositori del governo della presidente Dilma Rousseff.