Bossi affonda su Berlusconi: ”A Milano abbiamo perso. Il Pdl non ci trascinerà a fondo”
Predica calma il Ministro Roberto Maroni: "Non mi risulta che Bossi abbia intenzione di aprire una crisi per il voto di Milano". Ma l'insofferenza del Senatùr è palese, ed è il diretto interessato a manifestarla apertamente: "Non ci faremo trascinare a fondo dal Pdl". Umberto Bossi ha avuto bisogno di due giorni per metabolizzare la sconfitta alle Elezioni di Milano. 48 ore in cui ha deciso di non proferir parola, magari pensando al destino di Radio Padania Libero, i cui commenti (e insulti) contro Berlusconi e la Moratti hanno costretto alla chiusura temporanea per "ragioni tecniche" del forum. Alla fine però il leader del Carroccio si è sfogato: "A Milano abbiamo perso, abbiamo perso", asserisce: "Abbiamo sbagliato la campagna elettorale".
Nel giorno dell'amaro rientro in aula della maggioranza, battuta cinque volte alla Camera anche a causa dell'assenza di molti "Responsabili", che ha costretto Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl, al rinvio di dell'esame della legge sul testamento biologico, il centrodestra si prepara agli ultimi 11 giorni di campagna elettorale per i ballottaggi del 29 e 30 maggio. "Vinceremo", afferma Bossi, che poi attacca l'indeciso Terzo Polo che "ha fatto un accordo con la sinistra". Campagna elettorale che è già cominciata dalla parti di Via Bellerio col vicepresidente della Regione Andrea Gibelli che attacca: "Con Pisapia i rom potranno costruirsi le case".
"La Lega non si farà trascinare a fondo dal Pdl? Quando lo dice Bossi è il verbo," parole del presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni, che poi analizza: "Il federalismo è un processo ineluttabile, non ci sono spazi di ritorno. Bossi è stato chiaro, su quella strada si continua". Ed è proprio sulla base del conclusione del percorso federalista che il leader leghista vorrà mantener salda l'alleanza col Cavaliere, in aggiunta ad un consistente rimpasto di governo, che includerebbe anche un vicepremier del Carroccio. E' di questo che si discuterà oggi nell' attesissimo incontro tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi, in programma dopo il Cdm, nel quale in queste ore si sta discutendo del decreto legge per lo stop alle demolizioni delle case abusive in Campania fino a fine anno, come promesso dal premier nel suo ultimo comizio pre-elettorale a Napoli. Soluzione, questa, mai gradita dalla Lega.
Dunque l'obiettivo è non perdere le amministrative 2011 nei due dei quei quattro comuni dove si giocavano le ‘partitissime'. Un "test nazionale", come lo stesso Berlusconi lo aveva definito, che è già stato perso al primo turno a Torino e Bologna. Restano Napoli e Milano, e il rischio non è solo quello di perdere le elezioni, ma l'appoggio in Parlamento, il che potrebbe portare ad elezioni anticipate. E nel centrodestra, Bossi compreso, tutti sanno che alternative a Berlusconi in questo momento non ce ne sono.