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Alluvione in Bosnia e Serbia: morti e sfollati

Migliaia di persone senza casa, altrettante senza acqua né luce: il bilancio ancora provvisorio e drammatico delle inondazioni in Bosnia e Serbia causate dalle forti piogge di queste ore.
A cura di Redazione
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Otto morti, migliaia di case sono sott'acqua, quasi settantamila famiglie senza elettricità, centinaia di migliaia di sfollati: il primo e purtroppo ancora parziale bilancio delle inondazioni che hanno colpito Bosnia e Serbia è drammatico. Nel crollo di una casa presso Bijeljina, nel nord-est bosniaco, ha perso la vita un uomo mentre un'altra vittima c'è stata Bratunac, nell'est della Bosnia, colpita da infarto mentre cercava di salvare le sue mucche. Circa 5mila persone bloccate a Maglaj, l'area più critica, ove sono in corso le evacuazioni di malati, bambini e anziani. Sette elicotteri militari e altri due inviati dalla Croazia, stanno prestando soccorsi alle persone isolate. Il problema è anche l'altissimo rischio idrogeologico: in quasi tutte le aree inondate gli smottamenti del terreno stanno facendo crollare decine di case. A Cerska, presso Vlasenica, due donne sono rimaste imprigionate tra le rovine. Le vie di comunicazione in quasi tutto il Paese sono interrotte in diversi punti, spesso a causa di smottamenti. Presso Doboj, importante snodo ferroviario, la piena del fiume Bosna ha portato via un pezzo della ferrovia e numerose altre strade ferrate, i ponti sono danneggiati. Colpiti anche i centri di Olovo, Maglaj, Doboj, Zavidovici, Odzak, Modrica, Samac, Bijeljina, Brcko, Travnik, Tuzla, Zvornik, Banja Luka, Srebrenica, Bratunac.

In Serbia resta alta l'emergenza inondazioni. Il bilancio è almeno 6 morti e oltre 7 mila evacuati. Si attende con ansia e paura la piena che riguarderà i fiumi Danubio, Sava, Drina e che potrebbe coinvolgere grandi città come Belgrado e Novi Sad. Drammatica situazione a Obrenovac, poco più di 30 chilometri da Belgrado- Il premier Aleksandar Vucic ha lanciato un appello a non opporsi alle operazioni di evacuazione cui partecipano unità dell'Esercito, della gendarmeria e delle forze speciali, con l'appoggio di elicotteri. Le autorità serbe hanno parlato delle più gravi inondazioni che hanno colpito il Paese negli ultimi cento anni. Le previsioni meteo parlano di miglioramenti ma solo a partire cominciare dalla prossima settimana.

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