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Boschi: “Spero che il padre di Di Maio non viva la gogna che ha subito il mio per colpa di M5S”

Anche Maria Elena Boschi commenta la vicenda che ha travolto Luigi Di Maio e soprattutto suo padre, Antonio Di Maio. Dopo la dichiarazione di un ex dipendente dell’azienda Di Maio di aver lavorato per due anni in nero, pubblicata dal servizio de Le Iene, le polemiche sono state tante. Boschi: “Le auguro di non vivere mai quello che suo figlio e gli amici di suo figlio hanno fatto vivere a mio padre e alla mia famiglia”.
A cura di Chiara Caraboni
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Sulla vicenda Di Maio arriva anche il commento di Maria Elena Boschi, una delle persone che ha subìto di più la strumentalizzazione delle colpe dei genitori portata avanti dal Movimento 5 Stelle negli ultimi anni. In merito alla denuncia dell'ex dipendente dell'azienda di famiglia Di Maio, Salvatore Pizzo, che ha accusato il padre del vicepresidente del Consiglio di averlo fatto lavorare in nero, si sono già esposti molti esponenti della politica italiana e non solo. Come è già stato sottolineato, le colpe del padre di Di Maio non dovrebbero ricadere direttamente sul ministro del Lavoro, a meno che non sia evidentemente coinvolto. E tenendo conto del fatto che nel 2009 e nel 2010, gli anni in cui Salvatore Pizzo ha lavorato per Antonio Di Maio, il leader pentastellato non possedeva l'attuale percentuale dell'azienda, i fatti, gravi, sarebbero da accreditare solo ad Antonio Di Maio. In realtà, i commenti emersi dopo il servizio de Le Iene sono tanti, e sono riferiti in particolare a tutte le parole che Di Maio ha speso negli anni contro la Boschi e contro Renzi, proprio per le questioni legate ai loro genitori. Come una ruota che gira, oggi è il turno Di Maio a dover prendere posizione per le accuse rivolte a suo padre.

Quindi, la deputata del Partito Democratico ha deciso di porgere un augurio al padre di Di Maio e con un video, pubblicato sul suo profilo Twitter, ha detto: "Vorrei poter guardare in faccia il signor Antonio Di Maio, padre di Luigi di Maio, ministro del lavoro nero e della disoccupazione di questo Paese. Vorrei poterlo guardare negli occhi e dirgli: ‘Caro signor Di Maio, le auguro di non vivere mai quello che suo figlio e gli amici di suo figlio hanno fatto vivere a mio padre e alla mia famiglia. Lei, signor Di Maio, è sotto i riflettori per delle storie davvero brutte: lavoro nero, incidenti sul lavoro, sanatorie e condoni edilizi. Mio padre è stato tirato in mezzo ad una vicenda più grande di lui per il cognome che porta e trascinato nel fango dalla campagna creata da suo figlio e dagli amici di suo figlio. Caro signor Di Maio, le auguro di dormire sonni tranquilli, di non sapere mai che cos'è il sentimento di odio che è stato scaricato addosso a me e ai miei, di non sapere mai che cos'è il fango dell'ingiustizia che  ti può essere gettato contro perché, caro signo Di Maio, il fango fa schifo come fa schifo la campagna di fake news su cui il Movimento 5 Stelle ha fondato il proprio consenso. Io continuo a fare politica solo per la mia nipotina, perché possa sapere che la sua è una famiglia di persone per bene. Le auguro, signor Di Maio, di poter dire lo stesso della sua, anche se mi rendo conto che ogni giorno che passa per voi diventa più difficile".

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