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Boschi: “Salvini avevo promesso di tagliare le accise sulla benzina, invece ne arriva una nuova”

“Salvini aveva promesso di eliminare le accise della benzina: non solo non l’ha fatto, ma ne ha messe un’altra, nuova di zecca, per la Liguria”: ad accusare il ministro dell’Interno è Maria Elena Boschi. Un emendamento alla manovra, infatti, introduce la possibilità per il 2019, per la Regione Liguria, di aggiungere fino a 5 centesimi al litro di accise.
A cura di Stefano Rizzuti
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Che il taglio delle accise sulla benzina non fosse inserito nella manovra e che fosse quindi rinviato non è una novità. Una promessa fatta più volte, già in campagna elettorale e poi negli ultimi mesi, dal vicepresidente del Consiglio e leader della Lega, Matteo Salvini. Promessa, almeno per il momento, non mantenuta. Ma in realtà al posto del taglio è arrivata una nuova accisa sulla benzina che si potrebbe pagare in Liguria. A denunciarlo è il Pd, a partire dall’ex ministro Maria Elena Boschi: “Salvini aveva promesso di eliminare le accise della benzina: non solo non l’ha fatto, ma ne ha messe un’altra, nuova di zecca, per la Liguria. Hanno vinto le elezioni con un mare di bugie, la realtà li sta smascherando”.

Attacca anche la deputata Alessia Morani, che su Twitter scrive: “Salvini e Di Maio stanno introducendo una tassa che pagheranno i liguri: 5 centesimi in più sulla benzina. Non è meglio se tolgono un po’ di soldi da altre misure come il reddito di cittadinanza? Mi pare che in Liguria abbiano già abbastanza problemi e non servono tasse in più!”.

L’emendamento per le accise in Liguria

La notizia dell’aumento delle accise per la Liguria è stata riportata oggi dall’Adnkronos. Secondo quanto prevede un emendamento alla manovra presentato dal governo, la Regione Liguria potrà aumentare, solamente per il 2019, le accise sulla benzina per un massimo di cinque centesimi al litro. A confermarlo sono fonti parlamentari. Nell’emendamento firmato Raduzzi (M5s), si prevede che “per il solo anno 2019 la Regione Liguria ha la facoltà di rideterminare in aumento l'aliquota dell'imposta regionale di cui all'articolo 17, comma 1, del decreto legislativo 21 dicembre 1990, n. 398, e successive modificazioni, in misura non eccedente i cinque centesimi al litro della misura massima consentita. All'onere derivante dal presente comma, pari a 0,61 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 55”. Sempre secondo quanto riportato da fonti parlamentari all’Adnkronos, sarebbe stato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a “spingere” per far approvare questo emendamento.

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