Bombe Molotov contro la Coca-Cola: voleva licenziare i lavoratori

Cinque bombe molotov sono state gettate stamattina all'ingresso dello stabilimento Coca-Cola di Fuenlabrada, alla periferia di Madrid. A lanciarle è stato un uomo, che poi è immediatamente fuggito: nelle stesse ore i lavoratori stavano protestando contro l'annuncio della multinazionale di voler licenziare 600 dipendenti e chiudere lo stabilimento. L'assalto alla Coca-Cola non ha provocato alcun ferito e – secondo quanto riportato dalla questura – con ogni probabilità è stato portato da un dipendente esasperato della società. Contemporaneamente, e in modo del tutto pacifico, davanti allo stabilimento, 200 dipendenti avevano avviato uno sciopero ad oltranza esponendo striscioni come "No alla chiusura" e "Coca-Cola distrugge 1.250 famiglie".

I sindacati hanno annunciato che la partecipazione allo sciopero è stata del 100% dei lavoratori. Prossimamente verranno organizzate altre iniziative di lotta in ospedali e bar, nel tentativo di spiegare ai consumatori la situazione e invitare al boicottaggio della bevanda. La multinazionale, infatti, avrebbe intenzione di lanciare un "piano di ristrutturazione" chiudendo 4 degli 11 stabilimenti: non solo Fuenlabrada, dunque, ma anche Alicante, Colloto e Palma di Maiorca. I lavoratori licenziati sarebbero in totale 1.250, ovvero il 30% del totale.