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Bollette a 28 giorni, Agcom infligge il massimo della multa agli operatori telefonici

Multe da 1,16 milioni per Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb per il mancato rispetto della delibera Agcom in cui si imponeva di tornare alla fatturazione mensile e abbandonare quelle – illegittime – a 28 giorni. Si tratta della massima sanzione possibile.
A cura di Stefano Rizzuti
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La vicenda delle bollette a 28 giorni sembra non essersi del tutto esaurita con l’approvazione dell’emendamento al decreto fiscale per riportare la fatturazione a scadenza mensile. Oggi il consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha deciso di multare, con il massimo dell’importo possibile, i principali operatori che non hanno rispettato la prima direttiva della stessa Agcom sul tema. Sanzione massima, corrispondente a 1,16 milioni per ciascun operatore, per Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb.

La multa nasce dalla manca osservanza della delibera in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi, relativamente alla telefonia fissa e alle offerte convergenti fisso-mobile. Multe che ammontano a 1,16 milioni di euro, il massimo previsto dalla legge. L’autorità ha anche emanato apposite linee guida concernenti la propria attività di vigilanza dell'attuazione, da parte degli operatori, delle disposizioni in materia del decreto legge n.148 del 2017.

Il Codacons parla di una “multa giusta nelle intenzioni, perché ribadisce l'assoluta illegittimità dell'operato dei gestori telefonici, ma ridicola nella sua entità, perché per nulla proporzionata ai ricavi raccolti dalle aziende della telefonia grazie alla fatturazione a 28 giorni”. “Tale multa – afferma il presidente Carlo Rienzi – fa appena il solletico alle società telefoniche. Questo perché gli operatori, grazie alle bollette ogni 28 giorni, hanno incassato in due anni circa 2 miliardi di euro, ricevendo una sanzione da appena 1,16 milioni di euro che con scalfisce minimamente i loro conti. Serve una riforma del settore che dia maggiori poteri all’Agcom e consenta all'Autorità di elevare multe davvero in grado di far danno alle casse dei gestori telefonici, perché altrimenti le grandi società avranno tutto l'interesse ad adottare comportamenti illeciti, consapevoli che la punizione che riceveranno sarà sempre molto blanda”.

Il Codacons invita infine gli utenti a ribellarsi, presentando richiesta di rimborso alle compagnie telefoniche e alle pay-tv e chiedendo la restituzione delle maggiori somme pagate a causa delle fatturazioni a 28 giorni, ricordando che sul sito è disponibile il modulo per avviare la procedura di rimborso dinanzi ai Corecom regionali.

Tim: ‘Ci atteniamo a fatturazione mensile'

Tim precisa di "aver avviato un piano di comunicazione verso la propria clientela small business per informarla che tornerà alla fatturazione su base mensile, come stabilito dalla nuova normativa. Tale adeguamento non comporterà per i clienti nuovi aumenti della spesa su base annuale, ulteriori rispetto a quanto già comunicato al momento dell'introduzione della fatturazione a 28 giorni".

Tim comunica che "adeguerà le proprie offerte fisse e mobili ai nuovi criteri di fatturazione mensile entro i termini previsti dalla legge, informando opportunamente i clienti su tempi e modalità di attuazione, attraverso i consueti canali di contatto".

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