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Boldrini: “Adesso basta, denuncerò chi mi insulta sui social network”

La presidente della Camera, Laura Boldrini, annuncia su Facebook di essere intenzionata a denunciare tutte le persone che continueranno a insultarla sui social Network: “Ho riflettuto a lungo se procedere o meno in questo senso, ma dopo quattro anni e mezzo di quotidiane sconcezze, minacce e messaggi violenti ho pensato che avevo il dovere di prendere questa decisione come donna, come madre e come rappresentante delle istituzioni”.
A cura di Charlotte Matteini
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"Adesso basta". Si apre così, con queste due parole, la lettera-appello della presidente della Camera Laura Boldrini, missiva diffusa su Facebook nella quale Boldrini annuncia di essere intenzionata a denunciare nelle sedi opportune chiunque continui a insultarla sui social network. "Il tenore di questi commenti ha superato il limite consentito. Ho deciso che d'ora in avanti farò valere i miei diritti nelle sedi opportune. Ho riflettuto a lungo se procedere o meno in questo senso, ma dopo quattro anni e mezzo di quotidiane sconcezze, minacce e messaggi violenti ho pensato che avevo il dovere di prendere questa decisione come donna, come madre e come rappresentante delle istituzioni. Il calore e il sostegno che finora mi sono giunti da più parti, fuori e dentro la rete, mi hanno spinta a non temporeggiare oltre. Da oggi in poi quindi tutelerò la mia persona e il ruolo che ricopro ricorrendo, se necessario, alle vie legali", spiega la presidente della Camera.

"E lo farò anche per incoraggiare tutti coloro – specialmente le nostre ragazze e i nostri ragazzi – che subiscono insulti e aggressioni verbali a uscire dal silenzio e denunciare chi usa internet come strumento di prevaricazione. È ormai evidente che lasciar correre significhi autorizzare i vigliacchi a continuare con i loro metodi e non opporre alcuna resistenza alla deriva di volgarità e violenza. Nessuno deve sentirsi costretto ad abbandonare i social network per l'assalto dei violenti. Ma purtroppo anche molti casi di cronaca recente – dalla professoressa di Cambridge Mary Beard ad Alessandro Gassmann, dal cantante Ed Sheeran ad Al Bano – dimostrano che le ingiurie e le intimidazioni hanno l'effetto di una gogna difficile da sopportare", prosegue Laura Boldrini.

"Credo che educare le nuove generazioni a un uso responsabile e consapevole della rete sia una necessità impellente e su questo continuerò a impegnarmi. Nel frattempo, però, non possiamo stare a guardare. Soprassedere rischia di inviare un messaggio di sfiducia verso le istituzioni preposte a far rispettare le leggi e a garantire la sicurezza dei cittadini. Come posso chiedere ai nostri giovani di non soccombere e di denunciare i bulli del web se poi io stessa non lo faccio? Ai nostri figli dobbiamo dimostrare che in uno Stato di diritto chiunque venga aggredito può difendersi attraverso le leggi. E senza aggiungere odio all'odio, ne abbiamo già abbastanza", conclude la presidente della Camera.

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