Black Bloc: arrestato uno dei violenti di Piazza S. Giovanni

Dopo le perquisizioni in tutta Italia, compiute ieri da Carabinieri e Polizia, per trovare i responsabili delle violenze di Sabato durante la manifestazione degli indignati, arriva il primo arresto ad opera della polizia. Il fermato è uno studente romano di 24 anni con alcuni precedenti, il ragazzo è stato bloccato dalle forze dell’ordine nei pressi della sua abitazione, dopo essere stato identificato dagli agenti in una foto scattata sabato.

Il giovane, infatti, è stato immortalato in una foto apparsa su numerosi giornali italiani e stranieri in cui è impegnato nel lancio di un estintore verso le forze di Polizia a Piazza San Giovanni. La foto in cui veniva ritratto era stata per tanti emblematica della distruzione causata dai violenti, un ragazzo a torso nudo e con il volto coperto da una sciarpa nera al fianco di una carcassa di un’auto in fiamme mentre scagliava l’involucro rosso verso la polizia.

Questo è il tredicesimo arresto operato dalle forze dell’ordine per gli scontri di Roma, dopo i 12 fermati di Sabato. Il giovane conosciuto con il nome di ‘er Pelliccia’ non ha opposto resistenza quando gli uomini della Digos lo hanno fermato e dalle prime informazioni sembra si sia difeso con la scusa di voler spegnere l’incendio.

Gli agenti dopo aver ottenuto il mandato hanno anche perquisito l’abitazione del giovane e si sono fatti consegnare anche gli indumenti usati sabato pomeriggio per fare ulteriori esami ed accertare le prove, così come era stato fatto nei blitz di ieri.

Il ragazzo è stato identificato ieri dalla polizia scientifica dopo aver comparato le immagini che lo ritraevano ed è stato riconosciuto anche da un funzionario della polizia presente a Piazza S. Giovanni durante gli scontri. Dopo essere risaliti al suo indirizzo gli agenti lo hanno aspettato sotto casa per porlo in stato di Fermo con le accuse di resistenza pluriaggravata.

La discussine intorno a ciò che è accaduto Sabato è ancora in pieno svolgimento. Mentre molti politici chiedono più fermezza contro i responsabili di simili atti, all’interno del movimento degli indignati non vi è accordo sull’aiuto da fornire alla polizia per l’identificazione dei violenti. Molti però hanno già consegnato alle forze dell’ordine documenti fotografici e video utili per individuare alcune delle persone che hanno rovinato una manifestazione che non aveva nessuna intenzione di essere violenta.