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Biotestamento, Salvini: “Preferisco occuparmi di una buona vita più che di una buona morte”

Matteo Salvini sul Biotestamento: “Più che di una buona morte mi interessa occuparmi di una buona vita”. Il Pd: “Frase crudele e senza rispetto per chi soffre”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo l'annuncio fatto da Renzi alla Leopolda sulla possibilità di chiudere la partita sul Biotestamento entro questa legislatura, mettendo probabilmente da parte invece la discussione sullo ius soli, la questione della calendarizzazione del voto è tornata all'ordine del giorno. Oggi la Capigruppo del Senato avrebbe dovuto decidere sui provvedimenti da discutere dopo la Manovra, ma è slittata, e di conseguenza ha subito un rinvio anche la stessa calendarizzazione di dicembre della legge sul Biotestamento. Ma il dibattito appare già infuocato.

Il segretario della Lega Matteo Salvini, intervenendo sulla decisione di Renzi, pronuncia parole che sono state considerate sprezzanti: "Più che di una buona morte mi interessa occuparmi di una buona vita"- e poi ha aggiunto -"Quando smetterà di smanettare su Facebook ci dica cosa vuole fare al Senato".

Una frase che ha fatto infuriare il Pd. "Spero che chi oggi parla con sprezzo dei malati e delle loro famiglie recuperi un minimo di umanità e, anche se è contro la legge, si esprima con rispetto"- ha detto Debora Serracchiani, componente della segreteria nazionale del Pd -"La sofferenza di chi vede un proprio caro in condizioni estreme non può essere utilizzata come strumento di polemica politica. La vita e la morte sono grandi e misteriosi eventi cui ci si deve avvicinare con delicatezza e rispetto. Garantire il diritto alla dignità in quei momenti supremi è un obiettivo che non può avere colore politico e che dovrebbe interpellare trasversalmente le coscienze". Anche Alessia Morani attacca Salvini con un tweet: "La differenza tra noi e loro è tutta in questa frase crudele e senza rispetto per la sofferenza delle persone". 

Ma per la Lega le parole del segretario sono state travisate: "Salvini non ha offeso nessuno. La squallida strumentalizzazione di Serracchiani su questioni così estremamente delicate fa capire molte cose e lascia intendere il vuoto politico ed umano che accompagna queste figure. Purtroppo il partito di Serracchiani vuole utilizzare il tema del fine vita per la campagna elettorale. Non esiste niente di più squallido. Questa è una politica irresponsabile che per accaparrarsi il potere calpesta la sofferenza degli individui". Si è espresso così il capogruppo della Lega alla Camera Massimiliano Fedriga.

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