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Bin Laden – Usa: nascita, sviluppo e morte di un’amicizia pericolosa

Il 2 maggio del 2011 passerà alla storia per essere la data in cui cessa il rapporto di odio tra Osama Bin Laden e gli USA. Non tutti sanno che che non fu sempre così e che negli anni ’70 il numero uno del terrorismo e gli USA collaborarono per liberare l’Afghanistan dall’Urss.
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osama

Osama Bin Laden è stato ucciso. Quello che agli occhi degli occidentali divenne il nemico numero uno dell’Occidente a seguito degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, è morto nella notte scorsa per mano di milizie americane. Un’operazione durata 10 anni, quella della “caccia all’uomo” più pericoloso del mondo, divenuto noto a seguito degli attentati al World Trade Center di New York e al quartier generale del Pentagono. In realtà la pericolosità di Osama Bin Laden non era fatto nuovo per gli Usa.

I rapporti tra Osama e gli Stati Uniti vengono a crearsi nel 1979, quando Osama si avvicina alla causa dei mujhaeddin: questi combattono per l’Afghanistan, al fine di creare un fronte di liberazione del Paese dall’occupazione sovietica. Per attuare quello che era il piano di liberazione, Osama nel 1984 creò il Mak, acronimo di Maktab al-Khidamat: un organismo per raccogliere fondi e reclute da destinare alla guerra sul fronte afghano, nella quale però il Mak ebbe un ruolo marginale.

Per la costituzione del Mak, Osama ebbe bisogno dell’appoggio strategico, logistico oltre che economico di nazioni quali Pakistan e USA, che presumibilmente fornirono a Osama basi statunitensi per l’organizzazione e il reclutamento dei combattenti: in particolare, una di queste sedi sarebbe stata individuata proprio a New York. Ancora oggi la questione non è pacifica e la CIA avrebbe smentito più volte l’esistenza di una collaborazione con Osama. Gli Stati uniti, a detta di fonti istituzionali, avrebbero aiutato direttamente i mujhaeddin afghani nella lotta contro l’URSS, senza la mediazione di Bin Laden.

Dispute a parte, è chiaro che in seguito i rapporti con gli USA si raffreddarono fino ad incrinarsi inesorabilmente: nel 1988 Osama Bin Laden fonda Al- Qaida, l’organizzazione terroristica e paramilitare ispirata ai principi del fondamentalismo islamico: un’organizzazione di consistente dimensione e pericolosità che non trova però l’appoggio degli USA, secondo quanto confermato anche dal numero 2 di Al- Qaida, al-Zawāhirī.

Nel 1991, sono gli anni della Guerra del Golfo, la frattura assume carattere definitivo. Una rottura che coinvolgerà in primis la sua terra d’origine, l’Arabia Saudita, che accettando l’aiuto degli USA nel conflitto contro l’Iraq, e consentendo dunque l’ingresso d’innumerevoli soldati americani all’interno di basi saudite, si sarebbe macchiata per sempre d’infedeltà. Una condizione inaccettabile per Osama, che spostò la sua base operativa in Sudan; successivamente perderà la cittadinanza saudita e si trasferirà definitivamente in Afghanistan, dove verrà accolto con devozione dai capi del governo talebano alla guida del Paese.

al qaida

E’ il 1996 e dalle montagne Hindukush dell’Afghanistan Osama Bin Laden dirama proclami di guerra contro gli USA: “il popolo islamico si è risvegliato e ha capito di essere l’obiettivo principale dell’alleanza sionista crociata e delle sue aggressioni, l’ultima e la più grande delle aggressioni è l’occupazione della terra dei due luoghi santi, le fondamenta della casa dell’islam e il luogo della nobile Caba da parte dell’esercito dei crociati americani e dei loro alleati, è chiaro che non esiste alcun dovere più importante che respingere il nemico americano fuori dalla terra santa“ .

A seguito di queste dichiarazioni il governo di George Bush jr diede origine alle ricerche per il suo ritrovamento, specialmente in Afghanistan, che intanto forniva a Bin Laden basi per l’addestramento dei terroristi oltre che copertura. Venne istituita una taglia di 25 milioni di dollari a chiunque avesse fornito informazioni utili per la sua cattura e tra il 1999 e il 2000 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite stabilì pesanti sanzioni per l’Afghanistan, al fine di far desistere il governo talebano dal fornire appoggio al terrorista.

Il 2001 è l’anno della rivalsa per Bin Laden: un atto terroristico di dimensioni inaudite attacca il cuore del capitalismo occidentale, il cuore dell’America. Migliaia di persone perdono la vita nell’attentato dell'11 settembre alle Torri Gemelle del World Trade Center. Le immagini dei grattacieli che si sgretolano come castelli di sabbia fanno il giro del mondo: sotto accusa finiscono in primis i servizi d’Intelligence americana. Com’è possibile che non si siano accorti di nulla?

Da allora, a seguito delle rivendicazioni dell’attentato ad opera di Al- Qaida attraverso l’emittente Al Jazeera, Bin Laden è diventato il nemico dell’Occidente numero 1: il terrorismo diventò una fobia di dimensioni mondiali tale da seminare ovunque la psicosi; i controlli agli aeroporti furono intensificati e cominciò ufficialmente l’operazione di cattura. Nonostante i tentativi di negoziazione messi in atto dal governo statunitense nei confronti di quello afghano, non si riuscì a pervenire ad un accordo sull’estradizione di Osama; pertanto nell’ottobre del 2001 cominciarono i bombardamenti sugli obiettivi militari ma la capitale dell’Afghanistan, Kabul, venne sventrata.

Di qui in poi la storia recente ci mostra un Bin Laden come un’entità sempre più sfuggente, un ectoplasma mediatico. Diversi saranno i video che lo raffigurano mentre brandisce il suo odio nei confronti dell’Occidente che intanto seguita a cercarlo: l’intelligence americana fu sin da subito convinta che  fosse rifugiato nelle montagne al confine tra Afghanistan e Pakistan.

bin laden morto

In uno dei suoi ultimi audio messaggi, risalente al 2008, arrivò a minacciare di morte papa Benedetto XIV. Di qui in poi la figura di Osama comincerà un lento e inesorabile declino: i suoi appelli sembravano aver perso il vigore e la foga dei primi tempi e più volte venne dato per morto. Cavalcando tale ipotesi, si arrivò persino a sospettare che i messaggi divulgati erano semplicemente frutto di registrazioni antecedenti.

L’ultimo sussulto di orgoglio del capo di Al Queda risale al 25 marzo del 2010: in tale occasione si riferisce alla guerra in Afghanistan e intima di far uccidere qualunque ostaggio statunitense catturato dai suoi affiliati qualora gli attentatori e le menti della strage dell’11 settembre fossero stati condannati a morte. Il 2 maggio del 2011 la lotta tra stati Uniti e Bin Laden sembra essere arrivata al capolinea, Ground Zero e New York sono in festa,sebbene l’atavica rivalità che il leader del fondamentalismo islamico ha trasmesso ai suoi seguaci potrebbe riservare un nuovo e prevedibile prosieguo di odio e distruzione.

https://www.youtube.com/watch?v=KiKyWJRRjnU&feature=related
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