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Bimbo morto dissanguato a Bologna: indagato funzionario dell’ente case popolari

Un funzionario della Acer, Azienda casa Emilia-Romagna, è indagato in relazione alla morte di Alessandro Di Rosario, il bambino di 9 anni morto venerdì scorso dopo essersi ferito con il vetro di una portafinestra in casa.
A cura di Davide Falcioni
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Tra gli indagati per la morte di Alessandro Di Rosario, il bambino di 9 anni deceduto venerdì scorso dopo essersi ferito con il vetro di una portafinestra in una casa popolare di via Benini, a Bologna, c'è anche un funzionario dell'Acer, l'azienda pubblica che si occupa dell'assegnazione degli alloggi popolari. Ieri è stato notificato un avviso di garanzia a un dipendente del servizio tecnico dell’Azienda casa Emilia-Romagna, chiamato a nominare un consulente per assistere all’autopsia del piccolo, che si terrà giovedì.

Ad accusare l'ente pubblico regionale erano stati i familiari del bimbo, sostenendo che non era stata apportata una manutenzione adeguata. Luzia Do Rosario, madre della giovane vittima, ha spiegato di aver contattato più volte l’Acer perché quella portafinestra "si incastrava e per aprirla occorreva spingere". Il bambino, infatti, è deceduto dopo essere rimasto solo in casa con il nipotino di 3 anni, dal momento che la madre e la sorella erano andate a fare la spesa: Alessandro si è ferito mortalmente alla gamba con il vetro di una portafinestra che si era bloccata e che lui aveva mandato in frantumi con un calcio, il tutto per aiutare il nipotino rimasto sul balcone. L'Azienda casa Emilia-Romagna, in una nota, ha tuttavia chiarito che "l’alloggio di via Benini 8 è stato oggetto di un significativo intervento di ripristino e ammodernamento, terminato nel 2011, alcuni mesi prima dell’ingresso del nucleo famigliare Do Rosario – si legge nella nota -. A partire dal momento dell’assegnazione a oggi Acer ha eseguito nell’alloggio, tramite ditte incaricate, 3 interventi di manutenzione ordinaria andati a buon fine (2 nel 2012 e 1 nel 2014; ndr.). Non risultano altre situazioni di criticità o richieste di intervento ai serramenti e alla portafinestra".

Per la morte del bambino tuttavia risultano indagate per omicidio colposo anche la mamma e la sorella, rispettivamente per omicidio colposo e abbandono di minore. Ieri mattina, inoltre, la polizia e un consulente nominato dal pubblico ministero Antonello Gustapane, hanno effettuato un sopralluogo in casa e messo sotto sequestro la stanza dove è morto Alessandro e alcuni vetri.

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