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Bimba scomparsa in Francia, la madre del sospettato ai genitori: “Gli chiederò la verità”

All’appello commosso della mamma di Maëlys, la bimba di 9 anni scomparsa dopo un matrimonio, ha risposto la madre dell’arrestato e unico sospettato del rapimento: “Nordahl mi parlerà”.
A cura di Susanna Picone
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Continuano le indagini sulla scomparsa di Maëlys De Araujo, la ragazzina di 9 anni di cui si sono perse le tracce alla fine dello scorso mese di agosto mentre era a un matrimonio con la sua famiglia a Pont-de-Beauvoisin, nel sud della Francia. A un mese dalla scomparsa della bambina è intervenuta la madre dell’unico sospettato della vicenda. Christiane Lelandais ha risposto all’appello dei genitori della bambina – che durante una conferenza stampa hanno chiesto a chiunque possa aiutare gli inquirenti a farsi avanti – dicendo che cercherà di convincere il figlio Nordahl, trentaquattro anni, a dire tutto quello che sa. “Appena potrò andare a vedere mio figlio in prigione gli dirò ‘Se hai visto qualcosa, devi dirlo’. E se mi confida qualcosa la riferirò, questo è sicuro. Non sopporterei di avere il silenzio sulla mia coscienza. Comprendo la sofferenza dei genitori di Maëlys, sono una madre prima di tutto. Anche io vorrei sapere che ne è di lei, vorrei che la ritrovassimo”, ha affermato la mamma dell’arrestato che finora ha sempre difeso il figlio sospettato del rapimento della piccola. “Credo che Nordahl mi parlerà. Non è una persona insensibile”, ha aggiunto.

L'appello dei genitori di Maëlys

In un primo momento Lelandais aveva negato di avere incontrato la bambina ma quanto i test del Dna hanno rivelato che la piccola era entrata nella sua auto l’uomo ha ammesso di avere lasciato che salisse per vedere il suo cane ma di non averla rapita. Il giorno successivo al matrimonio l’uomo ha pulito minuziosamente il suo veicolo, gesto che ha insospettito ancor più gli inquirenti. “Chiediamo a qualsiasi persona in grado di aiutare gli inquirenti di farsi vivi rapidamente – ha detto la mamma di Maëlys durante la conferenza stampa di giovedì -. Oggi un individuo è sospettato, indagato da giudici che ritengono gravi e concordanti gli indizi a suo carico. Gli chiediamo di raccontare che cosa è successo quella notte e di collaborare con la giustizia. Il suo comportamento non ci convince, la sera del matrimonio ha avuto un comportamento strano. Potrebbe avere informazioni importanti per salvare nostra figlia, questa attesa è insopportabile”.

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