Bilanci falsi, Giuseppe Scopelliti condannato a sei anni
Il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti è stato condannato a 6 anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per le vicende legate alle autoliquidazioni dell’ex dirigente comunale Orsola Fallara, suicidatasi nel 2010, all'epoca in cui il governatore era sindaco di Reggio Calabria. Il pm aveva chiesto 5 anni. "Siamo ovviamente delusi dall'esito del processo, aspettiamo le motivazioni della sentenza". Lo ha detto uno dei difensori di Scopelliti, l'avvocato Aldo Labate, dopo la sentenza emessa dai giudici del tribunale reggino. Il governatore dovrà inoltre pagare una provvisionale di 120 mila euro. Il tribunale ha anche condannato per falso a tre anni e sei mesi di reclusione ciascuno gli ex revisori dei conti Carmelo Stracuzzi, Domenico D'Amico e Ruggero De Medici.
Secondo gli inquirenti, le parcelle che Fallara si liquidò in veste di dirigente dell'Ufficio finanze a Reggio Calabria, per un importo di 750mila euro, erano da mettere in relazione al suo incarico di rappresentante del Comune nella Commissione tributaria. L'inchiesta fu avviata dai magistrati reggini nell'ottobre del 2011. Si è poi estesa e la Procura di Reggio Calabria ha disposto una serie di verifiche tecniche sui conti dell'amministrazione dai quali sarebbero sono venuti fuori una serie di irregolarità nei bilanci dell'ente dal 2008 al 2010. Il caso è poi passato agli ispettori generali delle Finanze. Scopelliti, nel corso del suo interrogatorio, aveva riferito ai giudici che nel novembre 2009 chiese spiegazioni alla Fallara per la questione delle autoliquidazioni delle parcelle e la funzionaria gli disse: "mi vergogno, ma è tutto vero". Da quel momento i "nostri rapporti – aveva detto Scopelliti ai giudici – si interruppero".
