L'impatto è forte, di quelli pensati proprio per impressionare. Una struttura incredibile, che esalta le figure presenti sul palco ma non svilisce la partecipazione dei presenti, con i maxischermi che rimandano immagini, musica (finanche "esplosioni"), citazioni e parole del Big Bang nella versione riveduta e corretta di Matteo Renzi. Sala stampa ovviamente gremita e spazio interviste "movimentato" dalla presenza e dalla disponibilità dei relatori, in una modalità oseremmo dire "più umana" rispetto alla classica tradizione di un congresso di partito. Il tutto ad uso e consumo di una platea attenta e partecipe (qui la diretta streaming), con "delegati" da tutta Italia convinti che "qui si costruisce il futuro del partito", fiduciosi nella possibilità che il Paese "capisca che è il momento di cambiare e premi una politica che riporti al centro il cittadino", ma soprattutto pronti a sostenere "Matteo".
Già, Matteo, il grande protagonista della tre giorni fiorentina. Matteo che non tralascia un solo intervento, posizionato alla sinistra dei relatori e pronto a precisare, supportare, introdurre e sottolineare. Matteo che non perde occasione di far notare la grande discontinuità del suo movimento rispetto al passato,del resto sottolineata anche dal direttore De Bortoli, che parla apertamente di "evento da seguire con grande attenzione, anche perchè un cambio di stagione fa bene a tutti, a sinistra come a destra". Matteo che riporta più volte gli spunti di discussione provenienti dalla rete, dalla pagina facebook del Big Bang, dalla diretta twitter, quasi a simboleggiare una distanza "dalle grigie stanze della politica italiana".
Matteo, che "risulta antipatico solo prima di aver sentito cosa dice" (tanto per citare Arturo Parisi, la cui presenza certo non potrà passare inosservata), che evita con grande accortezza di rompere definitivamente con i vertici democratici, ruscendo però a far dire ai "suoi" ospiti cò che in molti da tempo pensano e (ancora timidamente) scrivono. E cioè che il Partito Democratico deve giocare con decisione e senza indugi la partita del ricambio generazionale, che il tema della leadership non è affatto secondario e che le scelte individuali di alcuni esponenti di spicco delle varie correnti hanno "il discutibile pregio dell'autoreferenzialità", che la politica è incapace di elaborare una corretta lettura della società e dei grandi cambiamenti avvenuti in tutti i settori, dall'imprenditoria al lavoro, dall'istruzione all'informazione.
Un cammino certo complicato, ma che il "Wiki-Sindaco" sembra intenzionato a percorrere fino in fondo, anche considerando i sempre più numerosi "compagni di viaggio", sia pure con modi e spirito diversi, presenti alla Leopolda. A cominciare dall'ex Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, al cui intervento la platea della Leoolda ha riservato una vera e propria ovazione. Il Presidente dell'Anci ha sviluppato in maniera decisa e concreta temi estremamente controversi in area democratica, come i nuovi rapporti di lavoro, il rinnovamento della classe dirigente e "il coraggio delle scelte chiare per il futuro del Paese". Ecco inoltre cosa ha detto ai nostri microfoni, nella breve intervista realizzata da Alessio Viscardi:
BIG BANG 2011 – Sergio Chiamparino
L'ex Sindaco di Torino alla Leopolda 2011
Un appuntamento che ha acquistato se possibile una rilevanza ancora maggiore dopo l'intervento, del tutto inaspettato alla vigilia, di Pippo Civati, lo scorso anno in cabina di regia accanto a Renzi e da qualche tempo in "apparente rotta di collisione" con il Primo Cittadino di Firenze. Un'apertura al dialogo ed al confronto accolta con grande entusiasmo dalla platea e con evidente soddisfazione dallo stesso Renzi, con Civati che ha ribadito quanto detto solo qualche giorno fa:"Io e Matteo litighiamo da quando eravamo al liceo, ma non faremo i D'Alema e Veltroni del tempo dei gormiti". Dichiarazioni che sottendono una vera assunzione di responsabilità ("in gioco gli interessi del Paese") poi rilanciate anche ai nostri microfoni:
BIG BANG 2011 – Pippo Civati
Dopo Bologna, Giuseppe Civati torna (per un saluto) alla Leopolda
Allo stesso modo, grande impatto sulla platea aveva avuto qualche ora prima l'intervento di Arturo Parisi, ultimamente vicino "nel merito" ad alcune posizioni assunte da Renzi e dal suo movimento che, lo ripetiamo, nella kermesse odierna sta dando prova di grande "consistenza" soprattutto per quanto riguardo l'aspetto programmatico. Ma ecco a proposito di una eventuale "convergenza di intenti" cosa ha detto Parisi ai nostri microfoni:
Big Bang 2011 – Arturo Parisi
Il parlamentare del Partito Democratico alla Leopolda 2011
Un dibattito serrato, insomma, che si arricchisce delle "voci del territorio", con Sindaci, segretari di circolo e semplici cittadini a salire sul palco della Leopolda e a spiegare "cosa farebbero se fossero Presidente del Consiglio". Ma anche una convention sui generis che vede dapprima Renzi rispondere in maniera diretta alle dichiarazioni di D'Antoni (che aveva ipotizzato una "assenza del Meridione" dai temi del Big Bang), poi chiamare in causa (tramite clip video) addirittura Fausto Bertinotti, nella straordinaria versione di Corrado Guzzanti (nello spettacolo Recital), sintesi evidente della sindrome dello "scindetevi e moltiplicatevi" che sembra affliggere una certa sinistra.
A regalare un'eloquente cartolina della giornata, la breve conferenza stampa del Sindaco, estremamente soddisfatto "non solo del numero dei partecipanti, ma anche e soprattutto dei contenuti, delle proposte, delle idee", vero oggetto della tre giorni. Dieci minuti (che vi proponiamo in versione integrale), durante i quali Renzi ha risposto con estrema tranquillità ai commenti non proprio benevoli di Vendola ("A Nichi dico solo che andavo ancora all'Università quando lui faceva cadere Prodi") e di Bersani ("non sono un asino, non scalcio ma stimolo proposte"). Infine la chiosa su una eventuale candidatura: "Candidiamo le idee, prima…"
BIG BANG 2011 – CONFERENZA STAMPA DI MATTEO RENZI
Il rottamatore Renzi incontra la stampa: nessuna rottura col Pd e nessuna polemica con Bersani, ma la necessità del ricambio indicato dalla Leopolda 2011
Interviste e reportage video a cura di Alessio Viscardi.