Bersani apre a un’alleanza con M5S: “Sono un argine alla robaccia di destra”
Pier Luigi Bersani si dice pronto a collaborare con il Movimento 5 Stelle, L'ex segretario del Partito Democratico e attuale esponente del gruppo scissionista Mdp, fondato insieme al governatore della Regione Toscana Enrico Rossi e al deputato Roberto Speranza, durante un incontro svoltosi a Campobasso ha dichiarato: "I Cinquestelle tengono in stand-by il sistema. Ma se alle prossime elezioni — in assenza di un centrosinistra largo — s’indebolissero, arriverebbe una robaccia di destra". Per questo motivo, dunque, Bersani considera il Movimento 5 Stelle una sorta di argine al populismo di destra. "Sarà pure solipsista, ma va tenuto dentro il circuito democratico", ha proseguito l'ex segretario del Pd, aggiungendo: "D’altronde, una forza che raccoglie al primo colpo il 25% dei consensi non è un fenomeno transitorio. Anzi loro sono il partito di centro dei tempi moderni. Anche perché i moderati non sono come si prova a rappresentarli oggi. E poi i moderati incazzati non sono una novità, visto che agli inizi del Novecento Camillo Prampolini si definiva un moderato rabbioso".
"Il problema è che, volendo mantenere la loro diversità, i Cinquestelle finiscono per bloccare il sistema. Lo tengono in stand-by, appunto, senza dar sbocco alle richieste di novità che provengono dal loro elettorato. A meno che non si rivelassero capaci di coalizzare in Parlamento". In quest'ottica, Pier Luigi Bersani sarebbe pronto non solo a dar vita a un'alleanza, una sorta di accordo programmatico tra le parti, ma anche ad accogliere un eventuale riedizione della diretta streaming del 2013: "Sarebbe curioso rinunciare. In modo speculare, sarebbe quello che avevo chiesto loro quattro anni fa", quando nei mesi di stallo politico cercò a tutti i costi un'alleanza con i 5 Stelle per evitare di dar luogo a un governo di larghe intese con il centrodestra di Silvio Berlusconi.
Bersani ha però precisato di non voler "fare certo da raccordo delle forze populiste contro quelle che si definiscono responsabili. Ma allo stesso modo non appoggerò un rassemblement dei responsabili contro i populisti", riferendosi al Partito Democratico, con cui vede improbabile un'alleanza: "O meglio, con questo Pd", aggiunge, "perché o loro si ritengono parte di un centro-sinistra dove la sinistra conta, oppure auguri. Io continuo a pensare a un centro-sinistra plurale, ulivista, di combattimento. E se introducessero il premio di coalizione nella legge elettorale, sarei pronto ad appoggiare le primarie di coalizione, un nuovo federatore. Io sono da uova e da latte. Risale alla tradizione contadina delle mie parti. Ha a che fare con le sardine. Femmine e maschi hanno un sapore diverso: nelle prime prevale il gusto delle uova, nei secondi quello del liquido seminale. Capite? Vuol dire che sarei disponibile a tutto".
