Berlusconi soddisfatto della nuova manovra che definisce più equa e giusta
E’ felice come una pasqua il cavaliere, non gli sembra vero di poter personificare il salvatore della Patria e anche del suo Governo. In un intervento telefonico a Studio Aperto, telegiornale di una sua emittente televisiva, per parlare del nuovo accordo raggiunto sulle modifiche alla manovra economica, Berlusconi si è detto “molto soddisfatto perché la manovra è migliorata”. “Abbiamo detto subito che la manovra, la si sarebbe migliorata. Ho sempre lavorato ad agosto per rendere la manovra più equa e sostenibile” ha continuato, poi, il Cavaliere.
Certo bisogna capire ora per chi sia stata riservata questa equità, visto che il contributo di solidarietà previsto per i redditi più alti è stato abolito e, invece, a subire ritocchi siano state proprio le pensioni, con l’abolizione nel conteggio del servizio militare e del riscatto della laurea. Soprattutto la cancellazione del contributo è motivo di orgoglio per il cavaliere, “Io avevo detto che introducevo il contributo di solidarietà con il cuore che grondava sangue perché da sempre ho promesso che non avremo messo le mani nelle tasche degli italiani. Siamo riusciti a farlo trovando altre fonti di risparmio”.
Proprio queste altre fonti non sembrano convincere i più, non solo per le modalità, ma proprio per il saldo finale della manovra, anche se Berlusconi rassicura “non sono stati modificati i saldi”, è lo stesso Ministero delle finanze che avrebbe dei grossi dubbi su almeno 4 degli oltre 45 miliardi di euro previsti nel provvedimento economico.
La soddisfazione di Silvio Berlusconi
il Presidente del Consiglio ha espresso la sua soddisfazione per l'accordo raggiunto nella maggioranza sui cambiamenti da apportare alla manovra economicaa
Il risultato non contestabile al Presidente del Consiglio è quello politico, certamente ha evitato spaccature nella maggioranza, e può dormire sonni tranquilli anche con Bossi al fianco, “il risultato conferma la coesione della maggioranza e si può costatare come la realtà sia diversa da quello che appare sulla stampa” ha precisato il cavaliere. Un altro punto di orgoglio è l’aver previsto finalmente i tagli ai costi della politica, “la nostra determinazione è assoluta, perché i costi della politica sono forti e per questo siamo grati anche al senso di responsabilità della Lega” ha detto Berlusconi invitando allo stesso tempo le opposizioni a fare la loro parte, “ora tocca all'opposizione e se ci sarà l'accordo con una maggioranza qualificata dei due terzi, potremo arrivare in poco tempo ad approvare l'abolizione delle Province e la riduzione del numero dei parlamentari”.
Certo è che con un accordo che si regge su un equilibrio molto precario non ci saranno grandi spazi di manovra per le richieste delle opposizioni. Anche se Berlusconi rassicura “ai suggerimenti delle opposizioni siamo stati sempre aperti”, sa benissimo che per ottenere un’approvazione veloce l’unica strada sarà quella di porre la fiducia sulla manovra quando arriverà in Parlamento.